Che cosa fanno gli italiani in bagno? Non solo quello che potreste immaginare. Oltre a un utilizzo pratico, infatti, il bagno è un locale in cui gli italiani si concentrano su design, attenzione alle risorse idriche ed energetiche, sostenibilità e tecnologia. Sono alcuni trend emersi dall’indagine Le tendenze nell’arredobagno, realizzata dal Centro Studi di FederlegnoArredo con gli associati Assobagno. L’obiettivo, analizzato dal presidente di Assobagno, Paolo Pastorino, era conoscere lo stato attuale della produzione made in Italy di arredi per il bagno e individuare le tendenze che si andranno a delineare nel futuro, con l’obiettivo di fornire alle aziende e al settore una serie di utili chiavi interpretative e concrete indicazioni di mercato.
Ecco il risultato: l’87% delle imprese produttrici intervistate investono in R&D, a cui dedicano circa il 2% del loro fatturato, e danno grande importanza ai temi che ritengono trainanti nei prossimi dieci anni. E fermo restando che per la produzione made in Italy dell’arredobagno il design rappresenta il primo fattore strategico per la crescita aziendale, gli altri argomenti di interesse sono il risparmio idrico/energetico, la realizzazione di prodotti green con impatto ambientale ridotto, l’innovazione tecnologica, seguiti da prodotti sicuri nell’utilizzo, facili da pulire e multifunzione.
Sempre dall’indagine, emerge che se i produttori dovessero diversificare i materiali da quelli utilizzati normalmente nella loro produzione, punterebbero principalmente su acciaio (26%), minerali, pietre e compositi (21%) e alluminio (11%), materiali con caratteristiche di riciclabilità e/o atossicità, tutti ad ogni modo con un elevato impatto sensoriale.
Produttori e distributori
La formazione e i servizi al cliente finale sono il punto di svolta nella relazione tra produttori e distributori. Rispetto al rapporto con i clienti della distribuzione specializzata, canale distributivo principale, le imprese produttrici intendono potenziare i loro investimenti specialmente nella formazione del personale interno al punto vendita e degli installatori. Poi indicano nella formazione tecnico-commerciale degli addetti agli showroom e nei servizi la strada primaria dove la distribuzione specializzata dovrà investire nei prossimi anni per rafforzare la sua presenza sulla scena e differenziarsi così dalla Gdo e dai nuovi attori sul mercato. Di fatto, la competenza degli addetti per fornire assistenza e soluzioni su misura al cliente finale è ormai imprescindibile dalla vendita.
«Il settore dell’arredobagno, da più di un decennio, ha subito una trasformazione importante, quasi una metamorfosi, ancora in corso, che deve far riflettere sui modelli di business, vecchi e nuovi, che necessariamente devono adeguarsi all’evoluzione della società, degli stili di vita, del mix culturale in rapido cambiamento, nonché alle nuove modalità di comunicazione e soprattutto di relazione possibili con le nuove tecnologie», ha commentato Pastorino. «Con questa indagine desideriamo far emergere l’impegno e le risorse, attuali e future, delle nostre imprese per trasferire al mercato il valore aggiunto dei nostri prodotti. Un percorso che ci farà piacere fare in collaborazione con la nostra distribuzione con l’obiettivo di dare al cliente finale tutti quei servizi oggi indispensabili, per distinguersi sul mercato».