Cappe, camini e elettrodomestici smart: 2017 in ripresa

Il 2017 è andato in fumo. Ma è una buona notizia. Bene piccoli elettrodomestici, cappe, camini e canne fumarie, caminetti e stufe a biomassa. “Il 2017 è stato positivo in tutti i mercati per i gruppi di prodotto presenti in Confindustria Ceced Italia. Erano sette anni che non riuscivamo a dirlo”, esulta Manuela Soffientini, presidente di Ceced Italia, associazione che riunisce le aziende che operano in Italia nel settore degli apparecchi domestici e professionali. L’anno scorso il fatturato complessivo del settore ha superato i 15 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di euro provengono dall’export.

 

Manuela Soffientini 2017
Manuela Soffientini, presidente Ceced Italia

 

Nello specifico il comparto camini e canne fumarie registra una lieve crescita, in cui si potenzia la parte più qualitativa del mercato. Infatti, il nuovo quadro per l’etichettatura dell’efficienza energetica, approvato l’anno scorso dal Parlamento europeo e disponibile dal 2019, favorisce un processo di avvicendamento a tecnologie più nuove e più sicure. In più, un’incentivazione alla rottamazione degli impianti obsoleti, da sostituire con canne fumarie più performanti, potrà ridurre gli incendi tetti e gli incidenti dovuti al ritorno di monossido di carbonio negli ambienti domestici.

Per quanto riguarda le cappe aspiranti, il mercato cresce in modo stabile e ottiene nel 2017 un incremento di +1,4% a volume. La crescita a volume è stata trainata dal sostegno fiscale a favore di immobili e ristrutturazioni, che ha favorito il ricambio di questi elementi nelle case italiane. Un’ulteriore spinta a favore di tecnologie più efficienti è attesa dalla nuova normativa europea sull’etichetta energetica.

Per gli apparecchi domestici di riscaldamento a biomassa, il 2017 è stato un anno molto favorevole, perché chiude un biennio particolarmente negativo. Il mercato consolida un tasso di crescita tra +10% e +15%. Un dato interessante è la previsione per il 2018 che vede un aumento di volume e di valore grazie a innovazioni come la connettività: si presume che in un biennio la metà dei nuovi prodotti sarà gestibile attraverso lo smartphone.

Modelli connessi si affermano già nel settore del lavaggio, per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, con il 23% sul totale delle lavatrici e un numero di modelli sul mercato superiore a 300. In generale, però, la produzione dei grandi elettrodomestici è in calo e la tendenza del 2017 si concentra sull’offerta di valore, presentando sempre meno un mercato di grandi volumi, mentre la crescita dei piccoli elettrodomestici si conferma essere positiva.

Per quanto riguarda gli scalda-acqua elettrici la crescita è +2%, con una quota di esportazione del 70%. Anche in questo settore la tematica energetica è molto importante: l’innovazione offerta dagli scalda-acqua a tecnologia ibrida assicura un risparmio del 50% rispetto al più efficiente dei modelli tradizionali.

 

(Giacomo Casarin)

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