Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha visitato il quartier generale Basf a Ludwigshafen, in Germania, il polo chimico integrato più grande al mondo. Galletti è stato accolto da Saori Dubourg, membro del consiglio di amministrazione di Basf e da una delegazione di manager aziendali, tra cui Andreas Riehemann, amministratore delegato di Basf Italia. Obiettivo della visita: le tecniche sviluppate nel corso degli anni per il sistema di produzione integrata Verbund, che permette agli oltre 200 impianti produttivi del sito di essere connessi in modo intelligente per utilizzare al meglio l’energia, le materie prime e ridurre al massimo gli impatti ambientali.
Grazie al sistema Verbund, applicato in sei siti produttivi nel mondo, Basf nel 2016 ha risparmiato energia per 19 milioni di Megawatt/ora, che equivale a 3,8 milioni di tonnellate di Co2 in meno nell’ambiente. La visita si è focalizzata su quattro principali aree tematiche: efficienza energetica, sostenibilità ambientale, tecnologie per la mobilità intelligente e sviluppo di polimeri biodegradabili e compostabili. Galletti ha visitato anche gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti e cogenerazione energetica, che garantiscono allo stabilimento oltre il 90% del fabbisogno energetico di 6 TWh, e il centro di monitoraggio e controllo ambientale, che verifica in tempo reale la qualità dell’aria e delle acque. Da ultimo, il laboratorio di ricerca avanzata, dove si sviluppano tecnologie all’avanguardia per catalizzatori di nuova generazione e batterie destinate al settore automotive. «BASF è impegnata ad identificare prodotti e soluzioni innovative che abbiano un effetto concreto in termini di economia circolare e siamo felici di averle condivise con il ministro Galletti», ha commentato Dubourg. «Sono venuto in Germania per conoscere una grande realtà globale e confrontarmi su quel cambiamento profondo di mentalità che interessa l’economia europea nel suo rapporto con la sostenibilità», ha chiosato Galletti. «Basf dimostra nei fatti che il mondo industriale sta cambiando: con l’attenzione al contenimento delle emissioni, al riciclo e alla rigenerazione, puntando sull’efficienza energetica e sulle tecnologie in grado di ridurre gli impatti sull’ambiente. Il futuro si chiama economia circolare: un processo irreversibile del nostro sistema produttivo, che trova anche la chimica italiana estremamente attenta e consapevole. Questo è un settore decisivo su cui rafforzare la leadership europea sull’ambiente, in linea con gli impegni presi alla Cop21 di Parigi», ha concluso Galletti. «Siamo orgogliosi di aver mostrato al ministro come per Basf la sostenibilità e l’innovazione viaggino di pari passo. Il sito Verbund di Ludwigshafen è un chiaro segnale della possibilità di coniugare lo sviluppo del più grande polo chimico al mondo, con l’innovazione ed il rispetto per l’ambiente», ha commentato Riehemann al termine della visita.