Che cosa significa festeggiare il 2 giugno? Per molti, specialmente per i giovani, questa data ha un significato molto relativo, o nessuno del tutto. Eppure, la nascita dello Stato repubblicano ha coinciso anche, nel bene e nel male, con una nuova era per tutti. Non solo perché il 2 giugno del 1946 è cambiato l’assetto istituzionale del Paese, ma soprattutto perché quella data ha segnato la nascita di qualcosa che sembrava lunare a una nazione uscita da una devastante guerra: il benessere, l’industrializzazione e, non da ultimo, la ricostruzione. Anche in questo caso, nel bene e nel male, bisogna ricordare che buona parte delle città così come sono ora hanno una data di nascita che parte proprio da quel 2 giugno. Nei 20 anni successivi è stata edificata la maggior parte delle abitazioni, con i materiali, la tecnologia e i capitali che allora erano a disposizione. E che ora sono irrimediabilmente superati. Giusto, quindi, ricordare il 2 giugno come la data di una rinascita. E giusto anche auspicare che oggi quella rinascita sia ripetuta, di sicuro per quanto riguarda le città e le abitazioni che in quella stagione sono sorte.