L’assemblea dell’Atecap, l’Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato, che da oltre 25 anni rappresenta e tutela gli interessi dei produttori del settore e presta assistenza in campo tecnico, economico e normativo, ha eletto Andrea Bolondi nuovo presidente. Manager con oltre 30 anni di esperienza nel settore, Bolondi è direttore operativo di Unical, azienda del gruppo Buzzi Unicem. Dal 2009 al 2012 è stato presidente dell’Ermco, l’associazione europea di produttori di calcestruzzo preconfezionato ed è attualmente vicepresidente di Federbeton, la federazione di settore di Confindustria che riunisce le associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo. L’assemblea ha anche eletto in qualità di vicepresidenti il presidente della Calcestruzzi, Federico Cono, con delega alla legalità̀, e Giuseppe Ruggiu, direttore generale della Ruggiu calcestruzzi e già presidente di Confindustria Oristano dal 2012 al 2016, con delega allo sviluppo associativo.
Atecap riunisce le principali imprese del settore a favore della promozione e della diffusione della cultura del costruire in calcestruzzo, sensibilizzando i committenti e tutelando gli imprenditori che operano correttamente. All’associazione aderiscono circa cento imprese per oltre 500 impianti. Fa parte di Federbeton. «L’Associazione vuole essere un riferimento per chi opera lealmente ed ha messo al centro della sua attività l’impegno verso il pieno rispetto delle regole e la loro corretta applicazione. In un contesto di mercato sfavorevole l’illegalità uccide il merito e il valore delle imprese sane», ha sottolineato Bolondi. «Riteniamo pertanto che si debba combattere con ogni sforzo possibile e in ogni sede disponibile il senso di latente rassegnazione che fa percepire l’illegalità come la regola e la norma come un ostacolo. Per questo da tempo l’Atecap sostiene una vera e propria battaglia di civiltà affinché ai principi enunciati dalle norme seguano coerenti comportamenti sul mercato. Un impegno civile prima ancora che un’opportunità associativa, con la consapevolezza che, purtroppo, nonostante l’elevato numero di leggi vigenti, norme e divieti, l’Italia resti un paese caratterizzato dalla mancata osservanza di regole e comportamenti virtuosi. Il rispetto delle regole deve essere il presupposto di tutto il sistema Paese e l’osservanza delle leggi e delle norme il basamento del patto di convivenza civile prima ancora che della concorrenza sul mercato».