Lo stallo dell’edilizia è questione continentale, non solo italiana. Infatti, secondo il rapporto Eurostat, il 2017 è partito con il freno a mano tirato: a gennaio, la produzione nel settore delle costruzioni è calata del 2,3%. Confermati dunque in negativo i segnali di rallentamento registrati alla fine dello scorso anno, chiusosi con un decremento del 0,6% per il mese di dicembre. Una difficoltà causata soprattutto dalla sensibile flessione dell’edilizia civile, che crolla del 7,7%.
Su base annua, la produzione edile dell’Eurozona è diminuita del 6,2% (e del 3,3% se si prende in considerazione l’Unione Europea allargata). Tra gli stati membri per cui i dati sono disponibili – per l’Italia sono confidenziali -, le diminuzioni maggiori si sono viste in Slovenia (-12,3%), Belgio (-4,6%), Spagna 8-3,8%) e Francia (-3,5%), mentre gli aumenti più significativi in Romania (+5,1%), Ungheria (+4,6%) e Slovacchia (+3,3%).