C’è lavoro alle pendici delle vette orobiche. Secondo un approfondimento condotto dalla Cisl di Bergamo sui dati Istat, ci sono più contratti di lavoro in essere oggi rispetto al 2007, quando il tasso di occupazione diceva 64,6%. La sorpresa è che dice 64 e spiccioli percentuali anche oggi: 64,4%. Numeri di cui gioire, finalmente. Ed è anche in discesa la disoccupazione giovanile: il 2016 si è chiuso con il 25%, rispetto al 30% del 2015. Nello specifico, nel 2007 lavoravano 460 mila bergamaschi (286 mila maschi e 175 mila femmine): bene, a fine 2016, la forza lavoro in terra bergamasca era composta da 470 mila unità; in leggero calo gli uomini (280 mila), in netta crescita il gentil sesso (190 mila).
La provincia di Bergamo, poi, si evidenzia in positivo anche rispetto al quadro nazione. In Italia, secondo le rilevazioni Istat, il tasso di occupazione a fine 2016 ha raggiunto quota 57,4% (+0,1 punti percentuali rispetto al 2015) pari a 22 milioni 827 mila persone al lavoro, in aumento rispetto al dato precedente (+0,1%, 32 mila). «Presto per dire se davvero possiamo dirci completamente fuori dalla crisi – sottolinea Giacomo Meloni, segretario della Cisl di Bergamo – quello che è certo è che abbiamo recuperato, in termini assoluti, perlomeno i numeri persi in questi anni».