La casa resiliente BigMat più forte dei terremoti

Se l’Italia trema è necessario imparare a prevenire ed evitare i danni dei fenomeni sismici, con BigMat Repro di Fonzaso (BL) un esempio di come ristrutturare e costruire bene, riqualificando l’esistente per proteggere al meglio le nostre case. In Italia solo da gennaio 2016 ai primi di novembre si sono registrate oltre 34.287 scosse di varie magnitudo, oltre 7mila quelle con magnitudo 2 o superiori o ben oltre, come quelle che, toccando un valore di magnitudo 6.0 hanno devastato i comuni di Accumoli, Amatrice (RI) e Arquata del Tronto (AP) il 24 agosto scorso o ancora quelle da magnitudo 6.5 del 30 ottobre con epicentro a Norcia (PG): il sisma più forte in Italia dal 1980 (fonte banca dati INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). La sequenza sismica in Italia centrale è ancora in pieno svolgimento, e dal 24 agosto 2016 si sono verificati circa 682 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e cinque di magnitudo 5+. “Dobbiamo ricostruire a regola d’arte”  aveva detto il precedente presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo l’approvazione della Legge di bilancio 2017 che ha disposto 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione delle zone del Centro Italia colpite dal sisma e ha introdotto l’idea di un “sismabonus” per incentivare, attraverso sgravi fiscali (fino all’85%), gli interventi di adeguamento antisismico di tutti gli immobili situati in zone ad alta pericolosità. L’Italia trema da sempre, da Sud a Nord, e oggi costruire in modo antisismico è un imperativo tassativo, così come è una necessità impellente in tutto il Paese ristrutturare e adeguare l’esistente per prevenire gli effetti devastanti di questi fenomeni sismici.

L’edificio prima dell’intervento
L’edificio prima dell’intervento

Il contesto e l’edificio esistente

Un esempio di buone pratiche di ristrutturazione in chiave resiliente e quindi antisismica sono stati i lavori di recupero strutturale effettuati su un edificio residenziale, situato a Belluno, in una zona sismica di livello 2 dove possono verificarsi forti terremoti (la scala va da zona 4 a zona 1, dove 4 indica la sismicità molto bassa e 1 la sismicità alta). Il progetto – diretto dagli ingegneri Michele Giaier e Luca Zanon, e per il quale BigMat Repro ha fornito i materiali necessari – ha riguardato una serie di interventi di ristrutturazione e di ampliamento di una residenza unifamiliare di 400 mq. Nello specifico sono state eseguite operazioni di risanamento dell’edificio esistente sia sulle facciate esterne sia sul sistema distributivo interno e in aggiunta, per ampliare gli spazi dell’edificio, sono state effettuate una sopraelevazione e la realizzazione di una nuova autorimessa. L’abitazione di Belluno risaliva ai primi anni del ’900 ed è dotata di corte propria, l’edificio era di modesto valore architettonico e privo di grado di protezione. Le strutture versavano in un discreto stato di conservazione, il carattere delle finiture era invece obsoleto e non adeguato agli attuali requisiti minimi di abitabilità. Le murature perimetrali erano realizzate in mattoni pieni e forati, in legno invece la struttura dei solai e della copertura da 110 mq. Per poter meglio usufruire dei locali, attualmente posti nel sottotetto, si è progettata una sopraelevazione dell’intero fabbricato, in maniera tale da ampliare gli spazi destinati a uso zona notte. In aggiunta al corpo edilizio esistente è stata inserita a progetto anche un’autorimessa/garage al piano terra. “Belluno è un’area ad alto rischio sismico e i recenti fatti nel Centro Italia hanno sensibilizzato molto la committenza che, incentivata anche dalle agevolazioni messe a disposizione, è sempre più orientata a intraprendere lavori di riqualificazione della propria casa – rileva l’ingegner Michele Giaier –. Il mercato edilizio sembra infatti muoversi ma solo nel settore delle ristrutturazioni e con un processo lento, se si vuole intervenire riqualificando in chiave antisismica va fatto in tempi rapidi per poter prevenire le possibili tragedie e non solo ricostruire ciò che è già crollato”.

L'edificio durante la ristrutturazione
L’edificio durante la ristrutturazione

L’intervento

L’ampliamento è stato realizzato con murature perimetrali in laterizio portante coibentate e con tetto a struttura portante in legno, una copertura a falda piana debitamente isolata e ventilata. Sotto l’aspetto architettonico, l’ampliamento è stato connotato da uno sviluppo di masse volumetriche che, rispetto all’esistente costruzione, meglio si inseriscono nel contesto circostante delimitato da fabbricati di notevole sviluppo volumetrico. Essendo situata in zona sismica 2 la ristrutturazione ha comportato necessariamente un intervento strutturale secondo quanto indicato nelle Norme tecniche per le costruzioni del 2008. “Percepiamo una maggiore attenzione e sensibilità verso i materiali e le soluzioni antisismiche – conferma Beant Reato, titolare di BigMat Repro – è infatti aumentata la richiesta di reti di rinforzo strutturale e betoncini armati da parte delle imprese impegnate in lavori di ristrutturazione e costruzione in chiave antisismica. Sono queste le soluzioni migliori, a nostro avviso, e soprattutto nella provincia di Belluno, in cui operiamo, facciamo spesso consulenze per interventi di questo tipo”. Una prima partnership quella tra BigMat Repro e l’ingegner Michele Giaier, fin da subito sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda come sottolinea l’ingegner Michele Giaier: “Ampia la collaborazione con BigMat Repro per la fornitura dei prodotti necessari alla ristrutturazione e in particolar modo per la scelta dei materiali più innovativi presenti sul mercato, adatti all’adeguamento strutturale e antisismico dell’edificio: tra le azioni prioritarie vi è stato innanzitutto il rinforzo strutturale delle murature esistenti mediante la messa in opera di betoncino armato con reti in fibra di vetro Struktura di Biemme Srl”.

Beant Reato, titolare BigMat Repro
Beant Reato, titolare BigMat Repro

Attraverso delle prove di laboratorio a compressione e a taglio su campioni indisturbati prelevati in fase di ristrutturazione sono state individuate le reali resistenze delle murature esistenti; tali valutazioni hanno confermato la scelta di intervenire mediante la messa in opera di intonaco di malta cementizia con resistenza meccanica a compressione a 28 gg > 30 N/mmq, avente spessore variabile tra 3-5 cm e armata con la rete in fibra di vetro Struktura 240 di Biemme adeguatamente connessa con fiocchi in acciaio di 8 mm. Il sistema scelto per l’adeguamento sismico della struttura è stato Armatex di Biemme, il sistema di rinforzo strutturale FRP per salvaguardare, consolidare e rinforzare le murature e le strutture di vario genere esistenti, soprattutto in zone soggette a eventi sismici. Si tratta di reti in fibra di vetro ad altissima resistenza, costruite con speciali fibre denominate AR-GLASS, (Alcalino-Resistenti, con almeno il 17% di zirconio), di connettori in acciaio inox AISI 304 trafilati a freddo di forma elicoidale e di tessuti unidirezionali in acciaio inox.  Il sistema viene inserito e fissato all’interno dei nuovi intonaci, oppure utilizzato per effettuare delle vere e proprie cuciture sulle crepe, senza applicare resine epossidiche, che con il tempo delamina. Per la messa in opera della rete Struktura è stata effettuata dapprima la rimozione degli intonaci e la pulizia con idrogetto, a seguire le fasi di fissaggio e connessione della rete per poi procedere con la posa dell’intonaco armato.

Test su campioni della muratura esistente
Test su campioni della muratura esistente

“L’intervento eseguito è stato di media complessità – continua l’ingegner Giaier – grazie all’esecuzione di test a campione e a uno studio meticoloso dei risultati è stato poi facile scegliere e applicare la soluzione più adeguata, e in tempi piuttosto brevi, anche grazie ai considerevoli vantaggi dovuti alla gestibilità delle reti in fibra di vetro”. Sui campioni indisturbati, sui quali è stata riprodotta la tecnica a betoncino armato con reti in fibra di vetro, si sono rilevati aumenti significativi della resistenza a taglio della muratura con bassi spessori di betoncino; grazie al rinforzo strutturale si è conferito alle murature una maggiore resistenza, mantenendo pressoché invariato il modulo elastico, così da garantire in caso di sisma o sollecitazioni importanti, la ritardata espulsione verso l’esterno degli elementi che le costituiscono, evitando o ritardando l’eventuale crollo. Questo è anche evidenziato dall’analisi del comportamento a rottura della muratura in mattoni (a due teste) non rinforzata, che evidenzia un brusco calo di resistenza immediatamente successivo alla formazione della prima fessura, conservando una limitata capacità residua con la fessurazione diagonale che segue i giunti di malta. I campioni rinforzati evidenziano un considerevole incremento della resistenza di picco e, dopo la comparsa delle fessure diagonali, il campione mostra un comportamento plastico con un ramo decrescente. Grazie alla migliore conoscenza dei materiali presenti in opera, all’attenta analisi del comportamento a rottura dei campioni di muratura rinforzati, unita a un’elevata conoscenza delle caratteristiche geometriche e costruttive derivante dalla completa asportazione dell’intonaco (geometria e dettagli strutturali) è stato possibile, in accordo con le NTC del 2008, raggiungere un livello di conoscenza della struttura accurato (individuato con la sigla LC2). In questo modo il fattore di confidenza da applicare alla resistenza media dei materiali presenti in sito, desunti dalle prove sperimentali che sono stati utilizzati per la successiva modellazione statica non lineare del comportamento strutturale, è pari a 1.20. Appare, dunque, evidente l’importanza di risalire ad un Livello di Conoscenza elevato per consentire di calibrare al meglio gli interventi strutturali sia dal punto di vista della quantità e della qualità delle operazioni da svolgere sia per gli aspetti economici. (Come si posa il sistema Armatex di Biemme Srl?).

Posa della rete Struktura di Biemme Srl
Posa della rete Struktura di Biemme Srl

Il ruolo di BigMat

BigMat Repro Unibuild Srl di Fonzaso (BL) nasce nel 2015 dalla fusione di due storiche realtà della zona che hanno unito i magazzini e potenziato la forza vendita nello showroom di via Zucco, completamente rinnovato nell’esposizione. “BigMat Repro, coinvolto nella fase progettuale e nei lavori di ristrutturazione, è stato un partner prezioso – assicura l’ingegner Giaier –, hanno saputo interpretare l’esigenza operativa richiesta e hanno velocemente individuato il prodotto adatto”. Per questo intervento ha fornito il sistema rinforzo strutturale Armatex e le reti in fibra di vetro Struktura di Biemme Srl, partner BigMat. A occuparsi dei dettagli del progetto è stato il geometra Marco Dal Farra (foto qui a fianco), collaboratore del titolare Beant Reato (foto qui in alto). Nel Gruppo da marzo 2016 BigMat Repro, offre alla propria clientela i migliori prodotti per l’edilizia ma anche finiture d’interni, supporto tecnico, servizi di consegna e consulenza tecnica specializzata, rilievi delle misure, studio e disegno in 3D con molteplici offerte di finiture per la casa, gestione del cantiere per soddisfare al meglio il cliente finale e offrire un servizio completo con soluzioni ad hoc per ogni esigenza.

L'edifcio durante la ristrutturazione
L’edifcio durante la ristrutturazione

Michele Giaier

Ingegnere, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Belluno e all’Albo dei CTU e dei Periti del Tribunale di Belluno. Ricopre il ruolo di progettista, direttore dei lavori e collaudatore per il settore edilizia, strutture e idraulica e si è occupato di assistenza al RUP e attività di supporto nell’ambito delle procedure di project-financing. Già membro delegato della Commissione Tecnica Ambiente CTPA, è attualmente responsabile delle istruttorie inerenti il controllo degli strumenti urbanistici e la progettazione, costruzione ed esercizio degli sbarramenti per conto della Regione Veneto. Svolge attività di consulenza per la valutazione strutturale del patrimonio edilizio dei comuni della Provincia di Belluno. Sulla rivista Dolomiti (ottobre, 2003) ha pubblicato un articolo dal titolo “Impiego delle reti neurali nella previsione delle portate idriche: invasi di S. Caterina e Comelico”.

Ing. Michele Gaier, direttore dei lavori
Ing. Michele Gaier, direttore dei lavori

Luca Zanon

Ingegnere, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Belluno ha maturato esperienze progettuali e di direzione lavori sviluppando i temi della progettazione ingegneristica nel campo delle strutture civili, delle opere idrauliche (acquedotti, fognature e sistemazione idrogeologiche di corsi d’acqua) e delle opere trasportistiche in proprio e in collaborazione con studi di ingegneria operando in Europa, Medio Oriente e in America. È stato consigliere di amministrazione della società HOPE International Srl che si occupa di investimenti immobiliari nei Paesi emergenti dell’area europea.

Ing. Luca Zanon, progettista
Ing. Luca Zanon, progettista

I numeri dell’intervento

Tipo di intervento: lavori di adeguamento sismico su edificio residenziale esistente
Luogo: Belluno (BL)
Progettisti: Studio d’ingegneria Michele Giaier e Studio d’ingegneria Luca Zanon
Direttore dei lavori: ingegner Michele Giaier
Collaudatore statico: architetto Mauro Stiz
Impresa costruttrice: Pedol Andrea
Tempi di intervento: 18 mesi
Classe energetica: da Classe G a Classe A++
Materiali forniti da: BigMat Repro Unibuild di Fonzaso (BL)

L'edificio
L’edificio

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