Direttiva RoHS II: Federazione ANIE pubblica le Linee guida

Federazione ANIE ha di recente pubblicato le Linee guida per una corretta interpretazione della nuova Direttiva 2011/65/UE, la cosiddetta RoHS II, di cui è atteso il recepimento nazionale. La RoHS II sostituisce la precedente Direttiva RoHS 2002/95/UE, recepita in Italia con il Dlgs 151 del 2005.

Obiettivo del vademecum è fornire supporto alle aziende nell’interpretare le disposizioni della nuova direttiva, al fine di garantire la conformità dei prodotti ai requisiti indicati dalla direttiva stessa.
In base alle nuove disposizioni infatti, il produttore di apparecchiature elettriche ed elettroniche rientranti nel campo di applicazione è tenuto ad apporre la marcatura CE, redigere la Dichiarazione di Conformità e predisporre il fascicolo contenente tutta la documentazione tecnica che dimostri la conformità dei singoli materiali che costituiscono l’apparecchiatura.
Nelle Linee guida ANIE vengono analizzati in breve i contenuti della direttiva e i principali obblighi ad essa correlati e si forniscono interpretazioni, criteri e alberi decisionali.
Ampio spazio è riservato alle cosiddette “zone grigie” in cui si collocano diverse tipologie di prodotti. Il vademecum aiuta le aziende a determinarne l’inclusione o meno nel campo di applicazione della direttiva.
Nel realizzare le Linee guida sulla RoHS II, Federazione ANIE ha inteso rendere disponibile uno strumento completo ad uso delle aziende del settore e in vista del confronto con le istituzioni chiamate a recepire nel nostro Paese il provvedimento.
Crediamo molto nell’utilità di questo strumento operativo” – ha spiegato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE. “I produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, a seguito della emanazione della direttiva, hanno tutta una serie di obblighi e prescrizioni da rispettare, con difficoltà ad interpretare correttamente l’articolata legislazione europea.  Il primo obiettivo della Guida è, quindi, quello di supportare le aziende nella corretta applicazione delle norme, evitando che l’incertezza normativa e la complessità burocratica si traducano un ulteriori ostacoli in uno scenario economico già di per se particolarmente difficile. In secondo luogo, siamo convinti che le Linee guida ANIE possano trovare un utile impiego anche nel dialogo a livello istituzionale, nel momento in cui la direttiva sarà oggetto di recepimento in Italia”.

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