Chiamatela, se volete, la legge della giungla. Invece, è solo l’economia. Che piaccia o meno, la crisi sta spazzando via i più deboli e salvando i più forti che, a recessione conclusa, saranno ancora più padroni del campo. Non che questo sia un trend auspicabile, ma è la realtà con cui dobbiamo fare i conti.
Appunto: per guardare in faccia la realtà, per cercare di capire i pericoli, ma anche le opportunità che riserva il futuro, torna la grande occasione di confronto organizzata da YouTrade. Nelle ultime due edizioni del convegno annuale abbiamo posto la riflessione sul cambiamento dei fattori esterni all’impresa: dalle dinamiche di mercato orientate sempre più al recupero dell’esistente, all’avvento dell’efficienza energetica e della sostenibilità come elementi imprescindibili per gli operatori. E, ancora, le nuove dinamiche in campo: dall’avvento del consumatore più sensibile ai temi dell’ambiente, alla crescita dei nuovi modelli di acquisto, consumo e investimento degli utenti finali. Perché è impossibile ignorare questi elementi, bisogna affrontarli se si vuole rimanere nella pattuglia dei vincitori.
Ma il mondo va avanti, cambia, muta, si riconverte. E così il convegno di YouTrade, in programma il 24 settembre, sarà l’occasione per iniziare una riflessione anche sulle mosse necessarie all’interno dell’impresa e nei rapporti con gli altri soggetti della filiera. Gli aspetti sono molti: per esempio, ottimizzazione dei processi, nuove sinergie, forme di integrazione e di collaborazione. E la riconversione, che significa modifica dei comportamenti fino a oggi utilizzati per rispondere alle esigenze del mercato. Perché se la situazione è diversa, anche le imprese devono adattarsi, riconvertendosi in un processo darwiniano senza sosta. Come va di moda dire adesso, l’organizzazione deve essere più “liquida”, che vuol dire flessibile e adattabile.
Insomma, perde chi si siede ad attendere che il passato ritorni, vince chi impara come il mercato cambia e vi si adatta nel modo migliore. È una sfida per l’innovazione, in un cammino continuo. Il convegno di settembre sarà dedicato a questo tema e focalizzerà l’attenzione non solo sulla consueta e approfondita analisi congiunturale del mercato, ma soprattutto sulle prospettive di riconversione, sulle necessità di riposizionarsi a livello di filiera, anche in rapporto ai trend di crescita dei nuovi grandi competitor, e sulla necessità di poter contare, per riconvertirsi in modo adeguato, su strumenti e politiche che oggi sono molto carenti, ma sui quali tutti gli operatori devono impegnarsi. L’adattamento al nuovo è un processo individuale, ma è tutto il sistema industriale delle costruzioni e della filiera edilizia che, alla fine, ne beneficia. A patto di tenersi aggiornati e non perdersi il convegno di settembre, naturalmente.