L’amministratore delegato, Vichi Montoli, racconta le strategie della Brevetti Montolit, azienda specializzata nei sistemi per la lavorazione della ceramica e anticipa le novità presenti al Cersaie. Mentre si prepara a festeggiare i 70 anni, senza sentirli. Anzi, svegliandosi alla mattina con la voglia di ricominciare. Non è semplice per chi lavora sul mercato delle costruzioni. Ma è obbligatorio se si vuole continuare a gestire un’azienda che è stata capace di attraversare i periodi di vacche magre e che punta a continuare sulla strada dell’innovazione senza perdere il gusto di competere. Anche perché, nonostante tutto, le prospettive non sono male: “La ceramica sta diventando anche una materia prima utilizzata nel rivestimento estetico di cucine, mobili e muri della casa”.
Domanda. Auguri per vostri primi 70 anni. Una dedica speciale per questo traguardo? Risposta. Nei nostri 70 anni di storia il grande vantaggio è stato la continuità generazionale nella direzione dell’azienda. E poi abbiamo avuto la fortuna e bravura di circondarci di persone capaci e sempre rivolte al futuro. Se invecchi e non sai più rinnovare l’azienda, finisce lì. Non è sufficiente il ricambio generazionale della classe dirigente, ma è necessario il contributo di tutti i collaboratori.
D. Quali sono state le tappe chiave nella vita della Montolit?
R. I passaggi di testimone dal nonno ai figli, e ai nipoti. E poi il cambio di sede nel 1976, sempre a Cantello, nella provincia di Varese. Con il nuovo stabilimento abbiamo stravolto il nostro modo di produrre, realizzando tanti nuovi prodotti.
D. Entriamo nel merito di questa svolta…
R. Siamo passati da una fase artigianale a una più industriale. O meglio, da una fase legata al numero di operatori che si suddividevano le varie mansioni, a una in cui le macchine riunivano più operazioni. Insomma, un’automazione. Questo ci ha permesso di fare un grosso salto di qualità, anche in termini di fatturato.
D. Ecco, a tal proposito?
R. Siamo cresciuti ogni anno fino al 2008, poi è arrivata la crisi del mercato, che si è abbattuta come una scure. Ora, pian piano, stiamo tornando sui livelli di prima, ma la congiuntura almeno in Italia rimane difficile.
D. Passiamo a un altro versante: come affrontate la concorrenza estera?
R. Fino a qualche anno fa, era sufficiente avere un prodotto, un nome e poi ci si affidava alla sezione marketing. Oggi, con l’avvento di Internet, è tutto più complesso, veloce e dinamico. Ci sono sempre più variabili da considerare e non ci si può permettere di lasciarne indietro qualcuna. Bisogna partire da un’organizzazione interna ottimizzata e da una struttura che permetta di avere prezzi competitivi e operi con efficacia sui mercati esteri. Poi, senza dubbio, è sempre determinante avere un nome che vale sul mercato.
D. Parliamo un po’ del mondo dell’edilizia. Quanto e che cosa è cambiato?
R. Moltissimo. Oltre al web, che ha rivoluzionato le regole, c’è stato l’avvento della grande distribuzione organizzata. La Gdo ha svegliato un po’ il mercato, accelerando il processo di modernizzazione della distribuzione edile italiana.
D. Come si evolvono i materiali e quali prodotti saranno richiesti nel prossimo futuro?
R. È molto difficile dirlo, sia per la velocità dei cambiamenti innescati dalla tecnologia, sia perché non abbiamo sempre avuto un collegamento diretto con i fabbricanti di materiali. Cosa che è cambiata solo negli ultimi anni. Finalmente con la necessità di risolvere problemi, ci hanno coinvolto maggiormente anche in fase di progettazione.
D. Il passaggio da un mercato del nuovo a quello della riqualificazione ha comportato dei cambiamenti a livello di tecnologie utilizzate?
R. No, i nostri prodotti operano sia in fase di finitura che in quella di costruzione, adattandosi benissimo anche alla ristrutturazione. Il mercato è calato globalmente e ora si sta riprendendo sul versante della riqualificazione, dove siamo coinvolti appieno.
D. Quali sono le principali soluzioni che proponete ai professionisti dell’edilizia?
R. Cerchiamo da sempre di rendere il modo di lavorare degli operatori il più semplice possibile. Forniamo soluzioni per il taglio, la foratura e il trattamento dei nuovi materiali utilizzati per i rivestimenti. E il segreto del successo dei nostri ultimi prodotti è proprio la loro immediatezza.
D. Siete presenti al Cersaie 2016: quali novità presentate?
R. Le novità sono tante, soprattutto legate al diamantato, con prodotti nuovi che permetteranno lavorazioni particolari oltre a taglio e foratura. Amplieremo inoltre l’offerta di prodotti legati alla lavorazione delle lastre, tra cui la profilatrice automatica Superprofile e Moto Flash Line, evoluzione della Flash Line che ha semplificato il taglio delle lastre di grande formato. Con Moto Flash Line sarà possibile tagliare non solo lastre di ceramica, ma di qualsiasi materiale e di differenti spessori. Negli ultimi anni stiamo lavorando molto sulla ricerca e sviluppo, per creare prodotti in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato, rimanendo così fedeli alla nostra identità di azienda innovativa.