L’architettura “riscopre” i laterizi. E SanMarco Terreal, azienda che ha sempre saputo coniugare tradizione e innovazione, tiene il passo. Tra le nuove proposte, per esempio, ci sono listelli con nuove dimensioni, colori e tessiture, in linea con i trend del mercato. Perché se da una parte il laterizio rimane un materiale tradizionale, dall’altra è in grado di soddisfare le odierne esigenze di durabilità e prestazioni energetiche. Senza dimenticare l’aspetto estetico.
YouTrade ha intervistato Alberto Libero, responsabile vendite Italia SanMarco Terreal, che racconta le ultime novità dell’azienda e le nuove frontiere del laterizio.
Per SanMarco, nuove nuance e spessori più sottili
«L’evoluzione e la modernità del laterizio derivano dalla sua capacità di adattarsi e cambiare pelle. Le aziende come la nostra che negli ultimi anni hanno fatto grandi investimenti, hanno fatto sì che oggi sia possibile realizzare nuovi prodotti, mantenendo il controllo della qualità dell’argilla e permettendo a un materiale antico di rimanere attuale», racconta Alberto Libero. Un impegno che contempla anche investimenti significativi: è dell’anno scorso il rinnovamento dello stabilimento di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, uno dei più avanzati in Europa nella produzione di mattoni faccia a vista e coperture.
«Oggi gli elementi proposti sono sempre più sottili e, dal tradizionale mattone di circa 12 centimetri, si è arrivati anche a 1 centimetro. Si sono inoltre aggiunti colori nuovi, le cui nuance fino a qualche anno fa erano impensabili, così come la tessitura stessa: prima il mattone era solo in formato classico sabbiato, ora si gioca anche sulla rugosità e la non linearità dell’elemento», osserva il manager.
Le nuove frontiere dei laterizi SanMarco
Il fascino del laterizio ha conquistato chi si occupa di facciate e coperture, ma oggi si ricorre sempre più al mattone anche per rivestire gli ambienti domestici: una parete, una scala, un caminetto. L’effetto del cotto assicura una sensazione di calore e familiarità e i nuovi colori conferiscono modernità e un tocco di stile all’ambiente.
«Per rispondere a questa esigenza abbiamo lanciato in questi mesi la linea Disegual che, con i suoi elementi sottili a pasta molle da 1,5 a 2,5 centimetri e con i suoi formati innovativi, è ideale per gli interni. La sua caratteristica principale è la non uniformità, con un effetto estetico particolarmente interessante: la luce vibra sulle sporgenze e dà complessità ed articolazione alle superfici. Al momento è di colore grigio, ma prossimamente aggiungeremo altre tonalità», aggiunge il manager.
Un’altra soluzione che permette di rivestire gli ambienti interni con listelli sottili faccia a vista incollati alla parete è rappresentata dalla linea Decor, lanciata circa un anno fa: «Quando abbiamo capito che c’era la possibilità dal punto di vista produttivo di lavorare con elementi sottili, abbiamo creato la linea Decor, elementi in cotto da 1 centimetro di spessore, disponibili anche nella versione angolare. Inoltre, l’esigenza era renderlo facile da posare ci ha spinti a pensare anche alla colla per l’incollaggio che commercializziamo nella pratica confezione sac-à-poche pronta ad un uso anche “fai da te e, infatti, è sufficiente incollarlo e stuccarlo.
Attenzione anche al packaging
Abbiamo reso semplice anche la reperibilità dei materiali per il nostro cliente rivenditore grazie al nostro servizio con corriere e senza necessità di ordinare un quantitativo minimo». «Con le linee Decor e Disegual vogliamo offrire ai rivenditori un approccio commerciale innovativo per un materiale comunque tradizionale: non bancali di materiale, ma abbiamo pensato di inserire all’interno di scatole dal design accattivante i listelli nel quantitativo equivalente a mezzo metro quadrato di superficie, scatole che può portare direttamente a casa anche il cliente privato, sempre più frequentatore delle rivendite”. Siamo quindi riusciti a trasformare un elemento tradizionale come la pasta molle in un prodotto di più largo consumo», dichiara il responsabile.
Lo stabilimento di Noale, tra tradizione e innovazione
Entrare nello stabilimento SanMarco Terreal di Noale, in provincia di Venezia, significa trovarsi nel bel mezzo della storia aziendale, della tradizione, della cultura, dell’artigianalità del laterizio. Sì, perché SanMarco, depositaria di un sapere produttivo antico ha scritto pagine importanti nella storia dell’evoluzione di questo materiale. Sviluppato intorno alla vecchia fornace di inizio Novecento, oggi lo stabilimento lavora su tre linee di produzione: manuale, semi-manuale e industriale, e al suo interno ospita il Museo degli stampi a mano.
«Fondamentale nella produzione di Noale è il contatto con la materia, cioè la produzione a mano, che costringe a conoscere i comportamenti del materiale pensando all’elemento che si ricaverà quando sarà cotto e alla sua posizione nel manufatto», afferma Francesco Stangherlin, responsabile del sito produttivo di Noale. Qui, oltre al mattone industriale, si creano pezzi speciali e si dà spazio alla vocazione stessa del laterizio, ovvero la sua flessibilità: «La produzione si adegua al linguaggio architettonico della domanda e i manufatti che ne risultano possono essere considerati delle vere e proprie opere d’arte. E l’esperienza del fatto a mano viene trasferita anche nella produzione industriale. Abbiamo macchine con capacità produttive pari a quelle di impianti meccanizzati ma che presentano stampi intercambiabili per la realizzazione di formati diversi. Quindi le caratteristiche estetiche dei manufatti sono personalizzate e quelle tecniche rispondono alle normative in vigore», spiega Stangherlin. La grande forza di SanMarco nasce dalla collaborazione tra i vari attori: dal progetto alla realizzazione della soluzione in cotto.
Efficienza energetica: il mattone è performante
«Per l’anno in corso il nostro obiettivo è quello di continuare a essere leader dei nostri mercati di riferimento. L’introduzione di nuovi prodotti, oltre alle nuance e alle dei mattoni si aggiungono anche le nuove tegole Olimpia e Coppo Max provenienti dal rinnovato stabilimento di Castiglion Fiorentino, e l’aggiornamento dei sistemi in laterizio in linea con le recentissime normative ci permette di aprire sempre più il nostro ventaglio di clienti.
Per quanto riguarda i criteri di costruzione di oggi e la richiesta di efficienza energetica, il mattone ha un buon comportamento, in quanto la sua massa favorisce l’isolamento», continua Libero. E un segnale significativo è arrivato con la premiazione del pannello Thermoreal SM per il rivestimento a cappotto, in occasione di Klimahouse 2016: «Era la prima volta che partecipavamo alla fiera di Bolzano e il premio è stato una sorpresa. Per noi è importante continuare a investire in questo mercato, supportati dal continuo confronto tra parte tecnica, commerciale e comunicazione, che trovano in SanMarcoLab un collettore di idee e un generatore di soluzioni, con sede a Noale. A Tolosa si trova il centro di sviluppo e ricerca, a cui fanno riferimento tutte le società del gruppo Terreal».
Che cosa riserva il futuro? «Nei prossimi anni vedo un ritorno del laterizio, che rimane il materiale su cui si fonda la tradizione italiana e con cui sono stati realizzati i grandi edifici storici che il resto del mondo ci invidia», conclude il manager.