Da ferramenta di Bolzano ad azienda leader in Italia nella vendita e nel noleggio di macchine e apparecchiatura per l’edilizia e di container. Questa è la storia e la realtà di Niederstätter raccontata proprio da chi, dopo averla messa al mondo (nel 1975), continua ad accudirla e a crescerla, Maria Niederstätter.
Domanda. Iniziamo dalle origini: ci racconti come è nata Niederstätter, magari con un aneddoto simpatico legato alla sua fondazione.
Risposta. La Niederstätter è nata nel 1975, quando ho acquisito una ferramenta a Bolzano. Un particolare interessante: all’epoca si diventava maggiorenni solo a 21 anni. Quindi ho dovuto richiedere una dichiarazione di abilitazione da parte del Tribunale, versando inoltre un’imposta di 300 mila lire, pari a circa due stipendi mensili.
D. Da un ferramenta alla realtà attuale: cos’è diventata Niederstätter e cosa rappresenta oggi sul mercato?
R. Oggi siamo l’azienda leader in Italia nella vendita e nel noleggio di macchine e apparecchiature per l’edilizia e di container. Da semplici commercianti di macchinari edili ci siamo evoluti fino a diventare prestatori di servizi. Forniamo infatti consulenza ai nostri clienti, visitiamo cantieri, facciamo manutenzione alle macchine e addestriamo gli operatori, solo per citare alcuni dei nostri ambiti operativi. Tutto ciò è possibile solo grazie al nostro personale, eccezionalmente competente e addestrato.
D. Qual è il suo quid in più, il suo tratto peculiare e riconoscitivo rispetto alla concorrenza?
R. Spesso siamo stati pionieri nell’adeguarci alle reali esigenze del mercato. Esempio più recente: l’istituzione di Niederstätter Academy, programma di formazione nel campo della sicurezza sul lavoro e per conduttori di macchine per l’edilizia. A breve offriremo un nuovo corso per operatori di gru, assolutamente unico in Italia.
D. Qual è il vostro trend di mercato?
R. La flessibilità e la rapidità nella fornitura di macchinari e pezzi di ricambio sono sempre più richieste. In questo ci aiutano i rapporti particolarmente stretti con i fornitori. Il nostro responsabile dell’officina, ad esempio, spesso riceve i pezzi di ricambio già entro la mattinata seguente. In questo modo la macchina, gru o escavatore che sia, può tornare subito a lavorare. Per i nostri clienti significa un risparmio di tempo e denaro. Attualmente molte grandi aziende sono più attive sui mercati esteri perché in Italia, semplicemente, manca il lavoro. Un fenomeno che ovviamente avvertiamo anche noi. Tuttavia si comincia ad avvertire un’inversione della tendenza: in Italia, negli anni a venire, dovrebbe registrarsi una seppur lieve ripresa dell’attività edile.
D. Quali settori merceologici vanno meglio e quali peggio?
R. Vanno molto bene i settori dei container e delle costruzioni chiavi in mano. Il motivo, secondo me, è che questi ambiti non dipendono tanto dall’edilizia: i nostri clienti sono le pubbliche amministrazioni, l’agricoltura, l’industria e il settore degli eventi. Debole, invece, rimane appunto il settore dell’edilizia.
D. Rispetto al 2014, quali gli aggiornamenti sui dati di fatturato-punti vendita-impiegati? Sono aumentati, rimasti invariati o diminuiti?
R. Nel 2015 abbiamo registrato un aumento di fatturato del 17,2%, risultato reso possibile da un aumento delle vendite. Decisivo è stato il fatto di servire anche clienti al di fuori del settore edile. Per esempio posso citare una vendita di 300 container a un’azienda industriale, i cantieri navali Fincantieri. Il numero dei collaboratori è salito leggermente, arrivando a 52 persone, ma quest’anno ci prepariamo ad aumentarlo ulteriormente.
D. Avete adottato nuove strategie per rafforzare la presenza sul territorio?
R. Certamente: negli ultimi anni abbiamo assunto la rappresentanza per Verona, Vicenza e Padova delle gru a marchio Liebherr. Da poco siamo anche importatori generali delle pale gommate Kramer e delle tecnologie per l’edilizia Lissmac. Per riuscire ad affrontare al meglio tutti questi incarichi, abbiamo completamente riorganizzato la nostra azienda, suddividendola in diversi ambiti che hanno acquisito competenze specifiche di altissimo livello. Anello di congiunzione tra questi ambiti è il reparto vendite, che coinvolge i reparti specializzati a seconda delle esigenze individuali del cliente. In questo modo siamo in grado di sostenere i nostri clienti nel miglior modo possibile.
D. Parliamo dunque del noleggio macchine: quale volume ha negli affari dell’azienda?
R. Il noleggio e l’assistenza compongono circa il 50% del fatturato.
D. Passiamo al fronte delle partnership con i rivenditori/fornitori di macchine edili: quanto sono sviluppate?
R. Soprattutto negli anni scorsi abbiamo notato quanto siano importanti i fornitori di alto livello. Solo i migliori sul mercato, infatti, investono ogni anno in ricerca e sviluppo. Siamo orgogliosi di avere nel nostro assortimento marchi noti e rinomati con Liebherr Atlas Copco. Affianchiamo a questa offerta il nostro eccellente servizio di assistenza e rappresentiamo quindi il collegamento ideale tra produttore e cliente finale.
D. Chiudiamo liberando un po’ la testa. Squadra del cuore?
R.La…“squadra” di Merano Arte, che organizza meravigliose esposizioni.
D. E la canzone alla quale è più legata?
R. Broken Islands del compositore gardenese Eduard Demetz.
D. Libro del cuore o che ha sul comodino?
R. Switch: How to Change Things When Change Is Hard di Chip e Dan Heath.
D. Hobby?
R. Bicicletta e scialpinismo.