Gli immobili costano (relativamente) meno e chi compra punta a ottenere un locale in più. È la conclusione, non sorprendente, a cui arrivano gli esperti di Tecnocasa, network immobiliare che incoraggia, come previsto, l’acquisto di appartamenti. Secondo l’azienda di real estate, dal 2013 nelle grandi città si è verificata una diminuzione progressiva delle percentuali sui tagli più piccoli come monolocali e bilocali, mentre è aumenta la richieste dal trilocale in poi. Insomma, trilocale mon amour. E si potrebbe anche azzardare (e suggerire a Tecnocasa) una altra sorprendente scoperta: se i prezzi scendessero ancora, forse chi acquista potrebbe più sovente chiedere un quadrilocale. Chissà. Altra importante annotazione del network: chi acquista nelle località turistiche spesso affitta l’immobile (davvero?), mentre nelle città universitarie «si sceglie perché, in questo modo, c’è una camera in più da poter affittare». E, ancora, «sempre maggiore l’attenzione al contenimento delle spese legate all’immobile, soprattutto quelle condominiali. Questo porta di frequente a scegliere condomini o immobili che consentono questo tipo di risparmio. Infatti, le nuove costruzioni piacciono per questo motivo anche se, spesso, la domanda si scontra con problemi di prezzo elevato».
Il gruppo Tecnocasa rileva anche che, soprattutto in riferimento a case nuove, «risulta molto sensibile a tematiche ambientali quali l’utilizzo di energie rinnovabili e la classe energetica, da cui ne discende evidentemente un’attenzione verso il risparmio sui costi di gestione. Un’architettura moderna, verde condominiale (soprattutto in città) ma con un occhio sempre ai costi e parti comuni curate sono plus che attirano i potenziali acquirenti».
Altre tendenze, poi, riguardano i terrazzi o le pertinenze esterne fruibili, ormai intesi come un continuum dell’appartamento, e luminosità sono le richieste più frequenti dei clienti durante la ricerca della loro casa ideale. Italiani incontentabili: «La differenza maggiore rispetto al passato riguarda la superficie dei locali e la gestione degli spazi. Negli anni passati c’era un frequente utilizzo di corridoi, ripostigli e disimpegni e le stanze avevano superfici decisamente maggiori rispetto a quelle attuali. Oggi la tendenza è quella di razionalizzare gli spazi ed eliminare tutto ciò che non sia strettamente funzionale. È aumentato l’utilizzo di superfici open che favoriscono la luminosità e la sensazione di spazio». E, ancora: «Il design risulta essere molto amato dagli italiani, lo dimostra il continuo e sempre maggiore successo delle esposizioni e delle fiere che riguardano questo tema. L’idea che hanno oggi gli acquirenti di casa è comunque strettamente legata all’idea di benessere personale. La casa viene intesa come un rifugio sicuro, un luogo dove isolarsi dal lavoro e dallo stress del mondo esterno. Oggi la tendenza è quella di voler vivere all’interno di una casa, di un condominio che funga da micro-habitat riparato ma dotato di tutti i comfort. Chi acquista casa oggi desidera il miglior luogo possibile dove vivere e far crescere la propria famiglia. Ciò premesso ne consegue che tutto il mondo della casa (dalle costruzioni al design) dovrà adattarsi e concentrarsi sullo sviluppo di prodotti che favoriscano queste tematiche». Si attendono nuove rivelazioni.