L’esempio di Favignana: isola a emissioni zero

Favignana (in Sicilia) vuole diventare un’isola a emissioni zero. L’ambiziosi progetto della Sea (la società elettrica di Favignana) prevede la realizzazione di una nuova centrale ad alta efficienza energetica e a minor impatto ambientale. Il tetto della struttura sarà completamente ricoperto da pannelli fotovoltaici capaci di produrre all’anno circa 700 MWh (risparmiando emissioni di anidride carbonica per oltre 500 tonnellate) e di alimentare le nuove colonnine previste per la ricarica dei veicoli elettrici (biciclette in primis, ne sono in arrivo più di trecento).

Meno gasolio, più fotovoltaico. La Sea vuole realizzare impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici dell’isola: la superficie complessiva dei tetti è pari a circa 320mila metri quadri lordi dai quali è possibile ottenere, con un investimento di circa 25 milioni di euro e la creazione di appositi sistemi di accumulo, una potenza installabile teorica massima di circa 11 MW, potenza in grado di assicurare una produzione annua di energia elettrica capace di coprire l’intero fabbisogno dell’isola anche in alta stagione (circa 3500 residenti in basa stagione, quasi 60mila nell’alta).

Favignana, isola a emissioni zero
Favignana, isola a emissioni zero

Sea, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della sostenibilità energetica, sta programmando l’apertura di uno sportello informazioni, punto di riferimento anche perla richiesta degli incentivi previsti dal decreto sullo sviluppo delle rinnovabili nelle isole. Lo sportello promuoverà anche la formazione di un gruppo di acquisto per i cittadini finalizzato all’acquisto degli impianti fotovoltaici e dei sistemi di accumulo.

Le parole di Filippo Accardi, amministratore delegato Sea: “Il progetto vuole essere un esempio per tutte le isole minori italiane e non solo di come sia possibile far diventare un’isola green. L’esperienza ci ha insegnato che il progetto deve essere il frutto della collaborazione tra la società elettrica, l’amministrazione pubblica e i cittadini, perché solo con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti si potrà arrivare a centrare l’obiettivo di sostenibilità dell’isola“.

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