Meno ritardi nei pagamenti delle imprese edili: lo scenario, a marzo 2016, vede un calo del 16,5% rispetto al 2015. Dopo le grandi difficoltà degli ultimi anni, ecco i primi segnali di miglioramento nella puntualità. Cribis D&B, società del gruppo Crif (business information), ha studiato i comportamenti di pagamento delle imprese edili italiani constatando che il 40,2% delle 726mila aziende prese in considerazione ha saldato i fornitori alla scadenza. Il trend del settore è migliore della media italiana, pari al 35,1%. Se si prendono in considerazione invece i ritardi oltre i 30 giorni, la media italiana è del 13,8%, con l’edilizia che si ferma al 11,6%. Rispetto al 2010 invece il confronto è più severo e evidenzia tutte le problematiche che le imprese edili hanno dovuto affrontare negli ultimi anni causa la congiuntura economica: i pagamenti puntuali rispetto a sei anni fa sono infatti calati del 4,3%, mentre i ritardi oltre il mese dal termine stabilito con i fornitori sono aumentati del 132%. I più “fortunati” sono gli installatori, che godono di una puntualità del 41,5%, a seguire troviamo il comparto della costruzione degli edifici (37,7%) e l’edilizia specializzata (32,6%), non certo promossa. È nel nord est che troviamo le imprese edili più puntuali, con una quota di pagamenti virtuosi del 51,5% e pagamenti oltre il mese di ritardo del 7,1%. Segue il nord ovest con imprese puntuali nel 46,5% dei casi, il centro con il 37,9%. Critica la situazione nel sud e isole: solo 22,8% gli imprenditori virtuosi, ben il 19,2% i cattivi pagatori.
Marco Preti, amministratore delegato di Cribis D&B commenta i dati: “Le aziende edili hanno affrontato la crisi concentrandosi soprattutto sulla ricerca di nuovi mercati e sulla ridefinizione delle strategie di gestione della clientela. Le imprese che hanno ottenuto le migliori performance sono quelle che hanno utilizzato la gestione del credito come uno dei parametri di segmentazione della clientela, in sinergia con le esigenze e gli obiettivi commerciali. La puntualità dei pagamenti è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. I piccoli segnali di miglioramento rispetto allo scorso anno non devono però fare abbassare la guardia.