Smart home: Roma dietro a Parigi, Londra e Madrid

Smart home: se ne parla molto, ma pochi conoscono veramente l’argomento. Il sondaggio condotto da Context, società americana che analizza i dati di vendita e i prezzi dei retailer, su un campione di 2500 consumatori in Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Italia rivela che il nostro Paese non è ancora davvero pronto per la casa intelligente. Lo affligge la scarsa conoscenza dei vantaggi percepiti che la home automation può apportare in termini di qualità di vita, efficienza e risparmio energetico. La Germania si colloca al primo posto per comprensione, desiderio e spesa relativi alla casa intelligente, seguita da Regno Unito, Francia e Spagna; chiude la classifica l’Italia.

Secondo la ricerca gli italiani immaginano di vivere in una casa corredata da apparecchi di ultima generazione nel lungo periodo, non nell’immediato, ma è forte l’interesse per questi temi e le donne sono le più propense alla casa intelligente arrivando a spendere fino a 5mila euro. Per acquisire quali vantaggi? Al di là del genere, al primo posto c’è il comfort, che segna un 33,4% di preferenze: rientrare a casa e trovare un ambiente accogliente o la cena cotta a puntino in forno rappresentano una forte attrazione; al secondo posto, con il 20,8%, la sicurezza; seguono le commodity come la regolazione della temperatura, lo spegnimento delle luci o l’abbassamento delle tapparelle con il 19,8%; la cura dei parenti anziani per il 19,2% e infine l’entertainment con il 14,6%. Non solo, il 24,8% degli intervistati sarebbe disposto a spendere per la propria sicurezza grazie a sistemi collegati direttamente alle forze dell’ordine; il 15,2% invece, vorrebbe installare apparecchi che consentano il collegamento con la compagnia assicuratrice in caso di allagamento o altri incidenti domestici; mentre il 32,2% è favorevole a soluzioni che rendano possibile collegarsi direttamente con il proprio medico o con l’ospedale più vicino in caso di necessità.

Emerge anche una considerazione rilevante: se si affronta il tema della Smart Home legato ai servizi correlati, come quelli legati alla salute o alla sicurezza, i consumatori manifestano maggiore propensione a investire nella casa intelligente. Il sondaggio rivela, inoltre, il ruolo chiave dei rivenditori specializzati in elettrodomestici ed elettronica di consumo: su di loro gli italiani ripongono la massima fiducia per ottenere informazioni e installare prodotti di domotica. Infine, una sorpresa: secondo Context la cucina è la stanza che per prima vorrebbero Smart in casa propria con il 61,2% delle preferenze, rispetto alla camera da letto con il 16,6% e al living con il 11,3%. Ma sebbene il 50% dei partecipanti dichiari la sua preoccupazione per la quando è fuori, soltanto il 9% ha sentito parlare delle camere Ip. Insomma, la vera sfida è sulla conoscenza tecnologica del consumatore.

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