Il nuovo rapporto dell’Abi (associazione delle grandi banche) sancisce la ripresa del mercato immobiliare, che nelle previsioni dovrebbe consolidarsi quest’anno. Secondo l’Abi, le mosse della Bce, che fornisce liquidità aggiuntiva al mercato, impegna gli istituti di credito a sostenere l’economia per evitare le perdite conseguenti ai tassi negativi. Per questo gli istituti saranno incentivati a concedere mutui per l’acquisto di immobili. Che potrebbero cambiare: mentre la tendenza è scegliere il tasso fisso, che non prevede improvvise variazioni, quello variabile legato ad una scadenza mensile potrebbe ora tornare in auge, visto che permette di ottenere prestiti a prezzi più convenienti. Le misure della Bce potrebbero, insomma, tornare spingere il tasso legato al costo del denaro e all’inflazione. Secondo l’Abi, a febbraio il tasso che sintetizza l’andamento di quelli fissi e variabili è risultato pari al 2,40%, nuovo minimo storico dal 2,49% di gennaio (un punto in meno rispetto a febbraio 2014).