Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, torna a parlare di Building Information Modeling. Nel corso del convegno La transizione digitale in Europa per il settore delle costruzioni, organizzato da Luigi Dellai, della Commissione Cultura della Camera, Angelo Ciribini, dell’Università di Brescia e Giuseppe Martino Di Giuda, del Politecnico di Milano, ha ribadito l’importanza di innovare il settore. Secondo Delrio, nei lavori pubblici si deve garantire una spesa prevedibile. Non solo, c’è la necessità di pianificare il processo edile in maniera adeguata e sostenibile e la centralità del progetto è fondamentale. Per questo e par altre ragioni, considera il Bim indispensabile. Stando alle sue affermazioni diventerà obbligatorio per tutti gli appalti, non solo per quelli di importo superiore alla soglia comunitaria? Di sicuro c’è che, se nell’ultima bozza del codice degli appalti l’obbligatorietà del Bim scattava sei mesi dopo l’entrata in vigore, nel nuovo Codice i tempi si allungano fino a un anno massimo 14 mesi di sperimentazione. D’altra parte c’è anche la Commissione europea con una direttiva a spingere gli Stati membri verso un processo standard per tutte le opere pubbliche all’interno dell’Unione.