Tra i decreti della riforma della Pubblica Amministrazione discussi nell’ultimo Consiglio dei Ministri c’è il provvedimento per la semplificazione della Scia, una misura in attesa del provvedimento che indicherà le attività per le quali sarà richiesta l’autorizzazione e quali invece, saranno escluse da tale procedura. Un solo ufficio amministrativo si occuperà dell’intera pratica, anche in caso di richieste particolari, per esempio un nulla osta ambientale; via libera alla Conferenza dei servizi digitalizzati per chiudere le pratiche in 60 giorni con il silenzio assenso delle amministrazioni e il rappresentante unico coinvolti; sanzioni contenute per le violazioni formali. Sono queste le principali novità per cittadini e imprese che devono realizzare un intervento edilizio. In pratica, si potrà presentare anche in via telematica un solo modulo standard (pubblicato sul sito istituzionale della Pa competente che indicherà l’ufficio al quale rivolgersi) e valido in tutto il paese. Nel caso fossero necessarie autorizzazioni aggiuntive l’amministrazione potrà operare in modalità simultanea e via mail per rispettare i tempi. L’obiettivo è quello di ridurre i termini fissati tra i 30 e i 180 giorni a 15-90, e solo per le violazioni sostanziali si rischierà il blocco dell’attività, mentre per i vizi di forma scatterà l’intimazione di adeguamento.