David Cameron: bulldozer per riqualificare le periferie

Ruspe per riqualificare almeno cento condomini popolari: è quanto promette David Cameron con un programma di riqualificazione di enormi mostri di cemento. La battaglia edilizia del premier inglese contro i sink estates, letteralmente immobili lavandino, ha un obiettivo: combattere l’abuso di droga e la cultura delle bande in aree dove brutte, alte e inabitabili torri e vicoli bui di una certa architettura sociale del dopoguerra sono un regalo ai criminali e agli spacciatori.

Il premier inglese Davi Cameron
Il premier inglese David Cameron

Per farlo ha immesso 140 milioni di sterline (circa 187 milioni di euro) in un progetto che prevede l’abbattimento e la ricostruzione dei caseggiati peggiori, le modifiche alle strutture e il miglioramento dei trasporti stradali e collegamenti locali in quelli più civili. In tutti i casi, agli inquilini e ai proprietari delle abitazioni saranno date garanzie vincolanti sul diritto ad avere una casa dove poter sentire di avere un futuro. La volontà è anche quella di costruire un maggior numero di alloggi per dare la possibilità alle persone di affittarle o acquistarle a prezzi accessibili e di avere potenzialmente un milioni di proprietari in più. Il blitz alla povertà come l’ha definito Cameron, che la considera una condizione radicata in questi agglomerati perché chi poteva è fuggito via, passa anche dalla strategia che vuole per la demolizione di ciascun appartamento dal costo sociale così alto, almeno due unità abitative nuove da dare in locazione. I primi insediamenti residenziali sotto il mirino del Governo sono a nord e sud di Londra, a Rochdale e a Manchester. Gli stessi luoghi dove sono scoppiati i disordini del 2011 ha sottolineato il primo ministro.

Case a Heygate, zona a sud di Londra
Case a Heygate, zona a sud di Londra

 

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