È di vetro il tetto più alto di Milano (e d’Italia)

Un’antica tradizione convive con un’opera di ingegneria ultra moderna. Si tratta della torre progettata da Andrea Maffei Architects e da Arata Isozaki di proprietà della compagnia di assicurazioni Allianz: che sia il tetto più alto di Milano (207 metri) è confermato dalla presenza di una copia della Madonnina come vuole la secolare consuetudine meneghina. Ma il simbolo della nuova architettura del capoluogo lombardo è anche un esempio di tecnologia costruttiva all’avanguardia. Infatti, un sistema verticale di moduli leggermente convessi, ottenuto attraverso la tecnica di curvatura a freddo sviluppata da Agc Glass Europe si estende per una superficie vetrata di 120 mila metri quadrati fissati dal sistema meccanico Focchi. Un design scenografico che deve tenere conto dei consumi energetici con dei materiali adatti.

Il cantiere
Il cantiere

AGC_TorreAllianz1

La superficie vetrata
La superficie vetrata

E infatti, le facciate trasparenti continue con vista sulle Alpi, sono costituite da un vetro a doppia camera realizzato proprio per aumentare la prestazione d’isolamento energetico e limitare l’irraggiamento solare. Per ottenere questo risultato sono stati abbinati due prodotti: il vetro selettivo magnetronico esterno Stopray Vision-60T on Clearvision, che grazie agli ioni d’argento invisibili sulla lastra riflette e quindi respinge un’alta percentuale del calore dei raggi solari, e il vetro basso emissivo interno iplus E on Clearvision, che invece evita le dispersioni di calore. Per garantire ulteriormente la protezione dai raggi solari sul lato più esposto alla luce diretta, ossia quello a sud, è stata posata una serigrafia bianca posta sul vetro in modo da ridurre ulteriormente l’ingresso della luce nelle ore di punta. Ma come mantenere un grado ottimale di trasparenza? Con la superficie low-iron Planibel Clearvision di Agc, senza colorazioni o riflessi.

Il vetri a doppia camera Agc
Il vetri a doppia camera Agc
La vista dall'interno
La vista dall’interno

1 commento

  1. Buongiorno: vi contatto chiedendovi chi contattare per definire la struttura vitrea che intendo proporre evolvendo la definizione progettuale di un’architettura in elaborazione. La stessa presenta una convessità vitrea che mi domando come realizzare effettivamente, cosa considerare a suo proposito.
    Chiedo possiate comunicami chi ha realizzato la struttura relativa al progetto definito da Andrea Maffei Architects e da Arata Isozaki di proprietà della compagnia di assicurazioni Allianz per evolvere il design in elaborazione.
    Saluto attendendo mi comunichiate quanto proposto, comunicando la mia disponibilità a raggiungervi ad hoc, in modo da evolvere fruttuosamente la progettualità in definizione.
    Arch. Levorin Sergio, residente a Chivasso (TO)

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