Sembra un progetto inverosimile quello del Fraunhofer Institute for Wood Research, uno dei poli di ricerca più importanti per il legno, ma in laboratorio gli scienziati tedeschi hanno sviluppato una metodologia che consente la produzione di schiume con una materia prima naturale: il legno. Tavole leggere ed efficienti di lignocellulosa che hanno un grande potenziale come isolante naturale per facciate e tetti. Un’alternativa ecologica alle schiume polimeriche di sintesi, che può essere smaltita come la carta straccia ed è anche molto resistente agli urti. Questa schiuma isolante si ottiene con due ingredienti, legno e aria, nessuna sostanza chimica legante: la coesione è data da alcuni meccanismi che vengono attivati durante il processo di fabbricazione. Conifere e latifoglie di tutte le dimensioni, ma anche gli scarti dai prelievi boschivi o di segheria vengono macinati e mischiati con canapa, paglia o altri materiali a base di cellulosa. La fase successiva è l’essicazione e il risultato sono pannelli con prestazioni paragonabili al polistirene. Con una varietà di materia prima come il faggio, l’istituto ha dichiarato una conducibilità termica tra lo 0,32 e lo 0,40 W/mK e una resistenza alla compressione tale (da 0,02 N /mmq a 0.82 N/mmq ) da consentire lavorazioni di taglio e fresatura. Valori però ancora da certificare.