La ripresa è durata poco: il mercato immobiliare è ancora in crisi. Nel primo trimestre dell’anno le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari tornano a registrare variazioni tendenziali negative (-3,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rileva l’Istat. E la frenata interessa tutti i comparti immobiliari: -3,5% per i trasferimenti di immobili a uso abitazione ed accessori (+1,5% nel I trimestre 2014), -5,5% per quelli a uso economico (+1,6% nel I trimestre 2014). «Il calo registrato va letto anche alla luce dell’entrata in vigore (1 gennaio 2014) del nuovo e più favorevole regime delle imposte di registro (ipotecaria e catastale) applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari. Tale regime ha, infatti, indotto un aumento dei volumi di scambio nel I trimestre 2014 e un conseguente effetto depressivo nel confronto con il primo trimestre dell’anno in corso», è la spiegazione dell’Istat. Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (68.161 in tutto) mostrano invece una crescita tendenziale in rallentamento, ma comunque pari all’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Variazioni positive delle convenzioni notarili per mutui si registrano in tutte le ripartizioni geografiche, fra le quali spicca il +15,7% del Sud, e il +8,3% degli Archivi Notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane. In totale, nei primi tre mesi dell’anno sono 135.675 le convenzioni notarili per compravendite. Il 93,3% ha riguardato trasferimenti di di immobili a uso abitativo ed accessori (126.541), il 6,2% immobili a uso economico (8.371) e lo 0,5% a uso speciale e multiproprietà (763). A livello territoriale, la flessione delle compravendite coinvolge tutte le aree del Paese, ma è particolarmente accentuata al Centro (-6,5%), nelle Isole (-4,9%) e nel Nord-Ovest (-4,1%).