Per far ripartire l’Italia servono 5.300 opere per un giro d’affari di 9,8 miliardi di euro, in grado di produrre 165mila posti di lavoro e 32 miliardi di ricaduta positiva sull’economia generale del Paese. Lo sostiene L’Ance, che ha presentato il suo Building day, 5.000 cantieri per far ripartire l’Italia. Secondo l’associazione dei costruttori, il 20% di questi cantieri deve essere destinato alla messa in sicurezza delle scuole, il 16% per migliorare la qualità della vita nelle città, il 13% per contrastare il rischio idrogeologico e un altro 13% per la manutenzione delle strade. «Superando ostacoli normativi e burocratici si dia il via finalmente a questa grande opera di manutenzione e riqualificazione del Paese che deve segnare una nuova stagione anche in termini di regole», ha spiegato il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti. «Servono tempi, regole e costi certi. Un pacchetto di norme che noi proponiamo da tempo e che finalmente si stanno recependo da garantire che le opere si facciano all’insegna della qualità, in tempi giusti e con costi giusti».