Uno dei temi ricorrenti per chi deve acquistare casa si riassume così: quanti anni di stipendio ci vorranno per acquistarla? Il numero che ne deriva è anche un indicatore del valore reale degli immobili a fronte di quello della vita reale. Il calcolo è riproposto dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa e si riferisce ai prezzi del dicembre 2014, paragonato alle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno per attività economica e contratto, ricavate dalla banca dati Istat. L’abitazione presa a modello è di 85 metri quadri. Risultato: sono necessarie 6,6 annualità per acquistare l’appartamento in questione. La cifra è minore (ovvio, visto che i prezzi sono scesi) rispetto a quanto rilevato nel 2013, quando ne servivano 7,1. A livello locale non ci sono state variazioni di rilievo ad eccezione di Napoli, Genova e Milano: la città partenopea vede un calo di 1,2 annualità (passando da 8,6 a 7,4), all’ombra della Lanterna servono 0,9 annualità in meno (che ora sono 4,5), mentre sotto la Madonnina si riscontrano 9 annualità, in diminuzione di 0,7 rispetto al 2013. La Capitale è sempre la città in cui serve il maggior numero di annualità, che con ben 11 stacca proprio Milano (9 annualità) e Firenze (8,5). A Palermo e Genova, invece, ne servono meno: 4,2 nel capoluogo siciliano e 4,5 nella città ligure. A livello nazionale la differenza a distanza di dieci anni è stata più consistente: dalle 9,3 annualità nel 2004, infatti, si è scesi alle 6,6 del 2014. Milano la città in cui la variazione è stata più consistente: ora sono necessarie 9 annualità, 4,2 in meno rispetto alle 11,2 di dieci anni fa. Anche i due capoluoghi appenninici fanno segnare variazioni interessanti: nel 2004 fa servivano 10,3 annualità a Bologna e 12,3 a Firenze, adesso in entrambi i casi ne bastano 3,8 in meno. Con calo di 2,8 annualità, Bari e Genova hanno evidenziato un andamento in linea con il dato nazionale, mentre Palermo è la città che fa registrare il calo più lieve (-1,3).