Torna l’housing sociale: a Milano circa 200 appartamenti dell’Aler saranno assegnati prioritariamente a persone sfrattate per finita locazione, genitori separati, lavoratori precari e Onlus. Un bando pubblico servirà a definire la scala gerarchica. Si tratta del primo passo di progetto speciale, predisposto da Aler Milano, nell’ambito del piano di risanamento approvato dalla Giunta regionale, dopo le polemiche sul degrado del patrimonio abitativo dell’ente. Il piano dovrebbe interessare complessivamente circa mille alloggi, attualmente non assegnabili per le cattive condizioni di manutenzione e le ridotte dimensioni. Gli alloggi da mettere a disposizione sono, infatti, di dimensioni inferiori ai 40 metri quadri. I costi di sistemazione saranno a carico degli inquilini e saranno detratti dai canoni di locazione. L’assegnazione degli alloggi dovrebbe consentire ad Aler Milano di concentrare risorse sulla sistemazione di altre abitazioni del patrimonio pubblico, risparmiando sia i costi di ristrutturazione sia i costi dei servizi condominiali attualmente a carico dell’ente.