Quattro passi in mezzo al cielo, tra Venezia e Marghera: è quanto prometta la struttura che, occasione di Expo 2015, condurrà direttamente al padiglione che ospita Aquae Venezia, collaterale ufficiale dell’esposizione milanese, collegando la piazza tra gli edifici Auriga-Pegaso e Lybra del Vega-Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia, con via delle Industrie a Porto Marghera. Si chiama Primo Ramo, ed è un progetto per la riqualificazione di Porto Marghera e tra i 25 di stampo europeo dedicati alla rivalutazione e rigenerazione paesaggistico ambientale di alcune aree della penisola, raccolti dallo studio Land.
Ideato e promosso da Vega, progettato dallo studio di architettura 120 grammi e realizzato da un’aggregazione di nove imprese venete, Primo Ramo sarà un padiglione a cielo aperto, interamente ecosostenibile, con pavimentazione high tech, arredo urbano, verde e immersive media, per accogliere installazioni ed eventi indoor e outdoor durante l’esposizione universale veneziana. La Green Tree Strategy, ideata da Andreas Kipar, con la collaborazione di Vega, è la strategia pensata per riconvertire una vasta area industriale in via di dismissione come quella di Porto Marghera attraverso la creazione di infrastrutture verdi, che come in un «albero delle relazioni», colleghino le radici nella città di Venezia con la chioma in terraferma.
«Le green infrastructures si basano sul principio che l’esigenza di proteggere e migliorare la natura e i processi naturali, nonché i molteplici benefici che la società umana può trarvi, sia integrata nella pianificazione e nello sviluppo territoriali», spiega Kipar, fondatore dello studio Land e ideatore della mostra. «Realizzare elementi di infrastrutture verdi nelle aree urbane rafforza il senso di comunità e produce vantaggi socio-economici. Bisogna ripartire innanzitutto dal ripensamento dello spazio non costruito, del vuoto, dello spazio pubblico e solo in seguito dell’architettura costruita. Un’autentica Green Tree Strategy mira a portare nuova linfa in aree abbondonate o sottoutilizzate».
Il processo di rigenerazione ha l’obiettivo di concretizzarsi proprio intorno alle aree Vega che ospiteranno l’evento Aquae Venezia 2015, collaterale di Expo Milano 2015, ospitata nel nuovo padiglione espositivo attraverso la costituzione di un nuovo bypass verde. Secondo Tommaso Santini, ad di Vega, «il primo intervento concreto è Primo Ramo, per il quale abbiamo ottenuto due finanziamenti: dal ministero delle Politiche Agricole e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Vega riqualifica i propri spazi esterni e valorizza gli spazi interni ai suoi edifici per creare un percorso tematico-esperienziale attraverso cui rappresentare l’offerta espositiva a del Parco durante Expo 2015 per tutti i cittadini. Grazie al posizionamento del progetto Vega Waterfront abbiamo raggiunto un buon risultato: l’allocazione di 24 milioni di euro inseriti nell’accordo di programma firmato da Comune, Regione, Autorità Portuale e Ministero dello Sviluppo Economico destinati alla viabilità dell’ambito urbanistico del Parco e la nuova infrastruttura per l’accessibilità a quest’area dalla strada regionale. Per valorizzare al meglio l’intera area, oltre alla viabilità, sono allo studio interventi sulla mobilità per garantire il trasporto via terra e via acqua dal Canale Brentella».