L’Italia è ai primi posti in Europa per numero di caldaie a condensazione prodotte, ma agli ultimi per utilizzo. Eppure le caldaie a condensazione tagliano i consumi fino al 30% e hanno una resa termica elevatissima. Nonostante questo, il 70% dei consumatori preferisce ricorrere a caldaie tradizionali con risparmio immediato senza guardare in prospettiva: ed l’obiettivo della direttiva europea Ecodesign che prevede, tra le altre cose, la promozione della diffusione delle caldaie a condensazione. A partire dal prossimo 26 settembre, infatti, questa sarà l’unica tipologia a poter essere immessa sul mercato.
Le caldaie a condensazione sfruttano generatori di calore in grado di recuperare gran parte del calore latente contenuto nei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso. Il calore recuperato sotto forma di energia consente una resa termica che va oltre i vecchi canoni concettuali (andando a raggiungere un valore complessivo che supera il 100%), contro il 92% della caldaia tradizionale e l’84-85% di un vecchio generatore. Le caldaie a condensazione, oltre a essere più ecologiche, comportano anche una riduzione dell’energia necessaria ed una relativa contrazione dei costi tra il 20 e il 30%, ma comportano dei costi di acquisto mediamente più alti del 70% rispetto ad una caldaia tradizionale.
«La legge Stabilità ha confermato anche per il 2015 gli eco bonus edilizi, che comprendono anche l’acquisto di elettrodomestici di nuova generazione, ovvero puliti e ad alto rendimento, ma il recupero del denaro avviene spalmato in 10 anni, e questo non costituisce un incentivo sufficiente a sostenere spese vicine ai mille euro», commenta Marco Narcisi, titolare di G. F. Narcisi, negozio online specializzato nella vendita di prodotti di termoidraulica. «Per quanto
ci riguarda, la vendita delle caldaie a condensazione rispecchia il trend nazionale (circa 70% tradizionale contro 30% condensazione). In particolare, abbiano notato che, chi sceglie di acquistare una caldaia a condensazione usufruendo dell’ecobonus, tende preferire prodotti di fasce più alte, mentre sembra essere un deterrente per la scelta di caldaie a condensazione più economiche».