Sugli sfratti si apre un nuovo contenzioso tra governo e Regioni. Tre assessori chiedono al governo di rivalutare la decisione presa, cioè la fine del blocco delle esecuzioni di sfratto. La proroga sarebbe stata la trentunesima. Non solo: anche il presidente dell’Anci, Piero Fassino, è per una nuova proroga, almeno temporanea, del blocco. L’appello per un nuovo stop è arrivato da Roma, Milano e Napoli: al governo hanno scritto Francesca Danese, Daniela Benelli e Alessandro Fucito, assessori alle politiche abitative delle tre città, lamentando «una situazione altrimenti ingestibile da un punto di vista sociale e da quello dell’ordine pubblico». Ma pare che, per il momento, il governo non ci senta: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha infatti spiegato all’Ansa che «questo governo ha messo in campo diverse misure come il fondo degli affitti e morosità. Ha dato numerosi strumenti ai cittadini ma soprattutto ai sindaci per governare l’emergenza. Gli sfratti vanno valutati caso per caso». Anche il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sembra intenzionato a non cedere: «Agli assessori di Milano, Roma e Napoli dico che non è drammatizzando un problema che lo si risolve». Secondo le stime degli assessori, le famiglie interessate all’esecuzione degli sfratti sarebbero tra le 30 e le 50mila. Roma ha registrato oltre 10mila sentenze per fine locazione, mentre sono 4.500 a Napoli e 4mila a Milano. Il 70% di queste famiglie avrebbe i requisiti di reddito e sociali (anziani, minori, portatori di handicap) previste dalla legge per la proroga. E ogni giorno sono 140 gli sfratti eseguiti con la forza pubblica.