Nel 2015 i prestiti bancari torneranno ad aumentare. Lo prevede l’Abi, l’associazione delle maggiori banche. Ma se nel 2015-2016 continuerà il miglioramento del quadro dei prestiti bancari che risaliranno a partire dal 2015, la redditività bancaria sarà molto contenuta fino a tutto il 2016. Secondo il del Rapporto Afo, redatto dall’Abi insieme agli Uffici Studi delle principali banche operanti in Italia, si stanno manifestando segnali di inversione delle tendenze che dovrebbero consolidarsi nel corso del 2015, con una crescita media annua del Pil dello 0,6%, che potrebbe poi raddoppiare nel 2016 (+1,1%). Nel prossimo biennio gli impieghi a famiglie e imprese dovrebbero tornare a crescere, pur in un contesto in cui rilevante rimane il rischio di credito: nel 2015 gli impieghi sono stimati in aumento dello 0,6%, per poi aumentare al +1,9% l’anno successivo. La redditività bancaria continuerà ad essere però deludente: il Roe, sostanzialmente nullo nel 2014 (+0,1%) dovrebbe risalire al 1,1% nel 2015 e all’1,7 nel 2016. L’utile netto dell’aggregato del sistema salirà a 4,4 miliardi l’anno prossimo dai 0,2 del 2014. Pesa sia il rallentamento dei ricavi sia il costo del rischio con cui le banche saranno costrette a fare i conti lungo tutto l’orizzonte previsionale: il complesso delle rettifiche infatti assorbirà l’80% del risultato netto della gestione operativa. Si conferma centrale, in questo quadro, l’azione di controllo e riduzione dei costi.