Crescono le vendite all’estero dei prodotti alimentari made in Lombardia: +5,6% nell’ultimo anno (III trimestre 2013-II trimestre 2014), per un valore complessivo di 5,1 miliardi di euro. Le performance migliori nelle province di Lodi, Brescia e Sondrio. È quanto emerge dall’ultima rilevazione dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, che ha analizzato, insieme alla dinamica del Made in Italy agroalimentare in Lombardia, l’artigianato coinvolto nel settore alimentare, che vede presenti nella regione 11.209 imprese artigiane, il 12,3% delle imprese artigiane agroalimentari presenti sul suolo nazionale. Imprese che peraltro, in un periodo economico non facile, hanno anche fatto registrare un piccolo incremento nell’ultimo anno: sono infatti 62 in più rispetto al 2013. A livello territoriale la crescita maggiore si registra nella provincia di Monza-Brianza (+2,5%). La Lombardia si conferma inoltre tra le regioni dell’eccellenza agroalimentare italiana. Qui vengono prodotti e trasformati 29 prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta), che rappresentano le migliori specialità agroalimentari lombarde riconosciute e tutelate dall’Unione Europea. La loro produzione coinvolge 581 imprese agroalimentari che operano principalmente nel settore dei formaggi (370 imprese) e della lavorazione della carne (117 imprese). Nella regione lombarda vengono realizzati anche 246 prodotti agroalimentari tradizionali, dai pizzoccheri della Valtellina alla mostarda di Cremona, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo.