Ristrutturare conviene, anche come investimento. È la conclusione a cui è arrivato il Centro Studi di Casa.it, che ha provato ad analizzare i dati in proprio possesso per indagare sulle concrete possibilità di fare un affare beneficando, fra l’altro, degli incentivi fiscali previsti dal DL 63/2013 e prorogati con la legge di Stabilità 2014. Secondo l’analisi di Casa.it, il mercato residenziale dei giorni nostri può essere suddiviso principalmente in tre categorie: chi cerca l’appartamento di nuova costruzione, approfittando dei ribassi operati dai costruttori e della forte crescita dell’offerta; coloro che ristrutturano la casa in cui abitano in attesa di tempi migliori; e chi invece si orienta al mercato «dell’usato», alla ricerca di abitazioni da ristrutturare. In particolare, la domanda per quest’ultima tipologia di appartamenti si concentra nelle zone di livello medio alto delle grandi città, dove il valore degli immobili è riuscito a reggere meglio il contraccolpo della crisi. La crescita dell’offerta in un anno per le abitazioni da ristrutturare è rimasta contenuta sotto i dieci punti percentuali soprattutto in città come Bari (8.6%), Torino (7.5%), Bologna (7.4%), Roma (6.9%), Milano (6.8%) e Napoli (5.6%). Il differenziale di prezzo fra una casa da ristrutturare e una appena ristrutturata nello stesso palazzo varia mediamente, a seconda dello stato dell’abitazione e della posizione, fra il 14% e il 27%. Quando si tratta di abitazioni di particolare pregio, questo valore non supera solitamente la soglia del 15%, mentre nelle aree periferiche dei centri urbani arriva fino al 30%. Inoltre, nelle aree centrali e di maggior prestigio delle grandi città sono state avviate importanti attività di riqualificazione di interi complessi immobiliari, che però sono sul mercato a prezzi poco concorrenziali rispetto a un singolo appartamento da ristrutturare inserito in un edificio che non necessita di interventi dopo l’acquisto.
Il risultato è che chi compra trae maggiore beneficio scegliendo questa soluzione piuttosto che acquistando un appartamento già ristrutturato. Nelle aree meno centrali e nei piccoli centri urbani, dove l’offerta interessante è minore o dove c’è molta concorrenza a causa delle molte nuove costruzioni presenti, ristrutturare risulta essere meno conveniente.
Rimettere a nuovo un appartamento significa intervenire direttamente anche nella riprogettazione degli spazi e nella scelta dei materiali che, vista l’ampia scelta a disposizione, sono un punto determinante nelle voci di spesa: in città come Milano il costo di ristrutturazione minimo ormai è superiore ai 700 euro al metro quadro e mediamente si attesta intorno ai 1.200 euro al mq. Una spesa che per gli acquirenti che comprano con l’obiettivo della ristrutturazione, viene a volte finanziata con un mutuo specifico. I già proprietari partono spesso da una buona disponibilità di liquidi da investire e, oltre che sui proventi ricavati dalla vendita della loro proprietà, possono fare affidamento su finanziamenti che si assestano solitamente tra il 20% e il 40% del valore totale della nuova casa acquistata.
Chi invece acquista la prima casa punta ad appartamenti dal taglio inferiore ai 100 metri quadri e nel budget complessivo di spesa include il costo della ristrutturazione che gli permette di ridisegnare l’immobile secondo le sue esigenze.