Il disastro di Genova è l’occasione per riflettere sugli investimenti, necessari, contro il dissesto. «Non possiamo perdere l’occasione di sfruttare lo Sblocca Italia per far partire subito il piano nazionale contro il dissesto idrogeologico», sostiene il presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori, Paolo Buzzetti. Che chiede «regole a tutela della trasparenza e contro i ricorsi indiscriminati sui quali peraltro il Parlamento è già intervenuto di recente introducendo norme contro le liti temerarie che noi per primi abbiamo sostenuto con forza. Ma attenzione a non usare quest’ennesima tragedia come una scusa per aggirare le leggi ordinarie e costruire un sistema di deroghe ad hoc che favoriscono la corruzione e non garantiscono la qualità delle opere, come giustamente ci raccomanda anche il Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone», avverte il presidente dell’Ance. «Diamo atto al Governo di aver cominciato un importante lavoro di ricognizione delle risorse e delle opere di manutenzione da fare ma ora dobbiamo mettere il turbo: tutti quanti». Ognuno, secondo l’Ance, deve assumersi le proprie responsabilità: «Governo e Parlamento facciano fino in fondo la propria parte mettendo tutti i soldi a disposizione invece che su opere che partiranno se va bene nel 2018, come avviene nello Sblocca Italia, su opere di messa in sicurezza del territorio».