La vittoria di Macron e la sostenibilità ambientale

Emmanuel Macron, senza partito, senza storia politica alle spalle, senza grandi fondi a disposizione, è il favorito alla presidenza di una delle grandi potenze mondiali, la Francia. Di sicuro, i motivi che lo hanno spinto a vedersela nel ballottaggio finale con Marine Le Pen sono diversi. Ma, certamente, il giovane ex banchiere di Rothschild ha dalla sua due marce in più: la freschezza e il programma. Tra i tanti capitoli che formano l’agenda del candidato all’Eliseo, ce n’è uno di particolare interesse, quello legato alla riqualificazione delle città: «Il cambio di modello che proponiamo sarà ridurre il nostro consumo di energia, la creazione di città sostenibili e collegato di riutilizzare i nostri rifiuti, mangiare prodotti più sani e prodotti in Francia, di respirare aria più elevata qualità e creare posti di lavoro a casa. Questa trasformazione è una continuazione degli impegni ambiziosi assunti dalla Francia a livello internazionale, con gli accordi di Parigi, che internamente, con la legge sulla transizione energetica e la legge sulla biodiversità.Circa 50 miliardi di investimenti pubblici abbiamo in programma, 15 miliardi saranno spesi per l’energia e la transizione ecologica». 

Insomma, un programma delineato rivolto alla sostenibilità ambientale, che indica anche la cifra da mettere in campo. Macron si prefigge di porre le basi per un nuovo modello di crescita, più equilibrata, ecosostenibile. E questo significa mettere mano al sistema dei trasporti e dei consumi energetici delle città. Certo, non sarà solo questo punto ad aver portato in vantaggio Macron, ma va sottolineato che questo è uno dei capitoli principali del suo programma. Riuscirà, se eletto, a tradurre in pratica queste premesse-promesse? Nonostante sia una repubblica presidenziale, la Francia è un Paese democratico, che si affida per approvare le leggi al Parlamento. Che, al momento non ha rappresentanti di En Marche! il movimento fondato da Macron. Come altrove, anche a Parigi tra buone intenzioni e realtà c’è una profonda distanza. Lunga come la Senna.emmanuel-macron

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui