JCB lancia Hydragig, innovativa soluzione di trasporto attrezzature che risponde alle cinque sfide chiave nel segmento delle 10 tonnellate affrontate dai clienti nell’odierno settore delle costruzioni: visibilità, stabilità, manovrabilità, mobilità e accessibilità per la manutenzione.
Sviluppata in totale riservatezza per un periodo di tre anni sotto il nome in codice “Progetto 710”, JCB Hydradig «è una macchina all’insegna dell’innovazione, e dal momento che è progettata sia per operazioni di scavo che di sollevamento, trasformerà completamente il modo in vengono svolti », dichiara Tim Burnhope, JCB Chief Innovation and Growth Officer JCB.
Visto l’ambiente sempre più congestionato dei cantieri, sia in ambito urbano che sulle strade trafficate, era evidente che la soluzione potesse essere individuata solo mettendo in discussione i metodi convenzionali di progettazione delle macchine. A partire dalla visibilità dalla cabina: grazie alla trasmissione montata nella parte inferiore del telaio, i progettisti JCB sono stati in grado di creare una cabina operatore e una struttura superiore con una visibilità a 360°. La visuale non è impedita dalla presenza di cofani del motore o serbatoi di carburante, poiché il motore non è più montato nella carrozzeria superiore. Non è più necessario disporre di ulteriori mancorrenti, specchi o di una telecamera retrovisiva.
«La stabilità era la seconda caratteristica determinante, poiché le macchine devono essere in grado di svolgere una sempre maggiore quantità di operazioni di sollevamento di carichi pesanti, non solo di scavo», dichiara Burnhope. Grazie all’esperienza nel settore dei movimentatori telescopici, i progettisti di JCB sono stati in grado di assemblare la trasmissione completa all’interno dell’interasse della macchina. L’altezza totale della macchina è inferiore di 150 mm rispetto ai modelli dei principali concorrenti, caratteristica che consente il trasporto dell’Hydradig in un rimorchio con telone laterale standard. Grazie a questo design dal baricentro ribassato, la stabilità viene mantenuta anche durante i trasferimenti. L’Hydradig dispone di un braccio a doppia articolazione che garantisce una capacità di sollevamento di 1000 kg con rotazione a 360° grazie ai pneumatici gemellati.
Dal momento che gli spazi in cantiere diventano sempre più ristretti, molti clienti richiedono una migliore manovrabilità, mentre altri hanno bisogno di una maggiore mobilità per consentire alle macchine di spostarsi da un cantiere all’altro più rapidamente.
Grazie all’utilizzo del telaio basato sulla tecnologia dei movimentatori telescopici, JCB ha potuto dotare l’Hydradig di tre modalità di sterzatura di serie, ovvero a due ruote sterzanti, a 4 ruote sterzanti e a granchio. È inoltre disponibile una funzione di sterzatura in retromarcia opzionale, che cambia la direzione delle ruote sterzanti quando vengono ruotate di 180 gradi. L’assale anteriore caratterizzato da un eccezionale angolo di oscillazione pari a +/-8° e le quattro ruote motrici sempre in presa con una trasmissione idrostatica a variazione continua assicurano trazione e manovrabilità massime sui terreni più difficili.
Grazie alla funzione “press-and-go” a 40 km/h con trasmissione a variazione continua, la macchina offre la possibilità di spostarsi rapidamente tra i cantieri. JCB offre inoltre un rimorchio appositamente costruito in abbinamento all’Hydradig, consentendo a un solo operatore di trasportare una varietà di attrezzature e benne insieme a materiali per un’ampia gamma di lavori in cantiere.
Il motore laterale è dotato di un cofano in acciaio ad ampia apertura che fornisce un accesso completo da terra al motore e al gruppo di raffreddamento. Tutti i controlli giornalieri e gli interventi periodici di manutenzione possono essere svolti in sicurezza da terra, riducendo i fermi macchina e aumentando la sicurezza in cantiere, poiché non è necessario eseguire alcun lavoro in altezza. Tutti i perni del braccio sono nitrocarburati e le boccole sono in bronzo al carbonio per estendere gli intervalli di ingrassaggio a 500 ore, riducendo ulteriormente i tempi di fermo per il cliente.
Nonostante sia un progetto completamente nuovo, l’Hydradig utilizza componenti e tecnologie JCB ben collaudati, tra cui il motore Ecomax, gli assali, i cilindri idraulici, la cabina e tutti i principali assemblaggi. La macchina è inoltre dotata del sistema telematico LiveLink di JCB, che consente ai responsabili delle flotte di definire limitazioni geografiche alle operazioni e monitorare l’utilizzo di carburante e i dati operativi in remoto.