Architecture as Art, l’architettura come arte è il tema e titolo della mostra che verrà allestita all’Hangar Bicocca il 2 Aprile. Si tratta di un’iniziativa promossa da Triennale XXI per indurre i visitatori a guardare l’architettura con uno sguardo diverso, confidando sull’effetto persuasivo del supporto museografico-espositivo completamente dal contesto: al posto di disegni, foto, plastici e bozzetti, campioni veri. A partecipare alla manifestazione ideata e diretta da Pierluigi Nicolin, curata da Nina Bassoli e allestita da Sonia Calzoni sono stati invitati 15 studi di architettura. Uno di questi Wang Shu, Amateur Architecture Studio, con la collaborazione nell’allestimento dello studio Calzoni di Milano, ha progettato una installazione in mattoni faccia a vista SanMarco (linea Terrae, colore Rosso).
Si tratta di una serie di quinte murarie caratterizzate da texture nelle quali il premio Pritzker 2012 riprende il suo modo originale di mescolare senza soluzione di continuità il contemporaneo con il culturale, l’innovazione con la tradizione, materiali nuovi con altri recuperati; il tutto con una qualità espressiva basata sulle proporzioni e sulle tecniche costruttive tradizionali. L’architetto cinese preside della Scuola di architettura della China Academy of Art, non è nuovo a queste sperimentazioni: alla Biennale di Venezia del 2010 presentò Decay of a Dome, realizzata in scala 1:1. A dimostrare che l’architettura è un’azione costruttiva catalogata nei materiali e nei modi di disporli, plasmarli, impilarli, intrecciarli, connetterli, piegarli e inciderli.