La gestione delle terre e rocce da scavo è una delle attività più critiche nei cantieri. E se per fortuna dal 2012 il materiale derivato dalle opere di sbancamento non è più considerato un rifiuto, ma un sottoprodotto da poter riutilizzare, rimangono le complessità tecniche generate dalla stratificazione delle norme introdotte nel corso degli anni. Risultato? Un’incertezza giuridica che comporta una serie di adempimenti poco lineari e troppo costosi e di certo non spinge a un uso sostenibile delle risorse e soprattutto non limita l’uso del materiale da cava. Ora le cose potrebbero cambiare con un Decreto del Presidente della Repubblica che regola la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo. L’obiettivo è quello di facilitare e incrementare l’utilizzo dei sottoprodotti sia per ridurre il ricorso allo smaltimento in discarica delle terre e rocce da scavo, sia per diminuire i costi connessi all’approvvigionamento di materia prima. Dopo una consultazione pubblica e l’elaborazione di un nuovo testo unico, che raccoglie le disposizioni vigenti, e approvato dal Consiglio dei Ministri, il provvedimento dovrà però passare al vaglio del Consiglio di Stato per sancire definitivamente le semplificazioni introdotte. Molte le novità: dalle procedure più snelle per attestare che le terre e rocce da scavo generate nei cantieri di grandi dimensioni soddisfano i requisiti per essere qualificate sottoprodotti, ai tempi certi per la definizione delle procedure, anche attraverso l’introduzione di meccanismi in grado di superare eventuali situazioni di inerzia degli uffici pubblici. È previsto un rafforzamento del sistema dei controlli e l’allineamento della normativa italiana a quella europea. Non solo, si potrà chiedere all’Arpa o Appa di verificare il piano di utilizzo e di effettuare in via preventiva i controlli previsti dalla legge e verrà creata una specifica procedura per l’impiego nel sito di produzione, delle terre e rocce da scavo prodotte nell’ambito della realizzazione di opere o attività sottoposte a valutazione di impatto ambientale.