Le aziende che stanno pensando di aprire una piattaforma di e-commerce o che vendono già online o, ancora quelle che intendono perfezionare la loro strategia commerciale o pubblicitaria digitale farebbero bene a considerare gli smartphone. Sì, perché il valore delle vendite online provenienti da cellulare nel 2015 è pari il 10% del totale dell’e-commerce italiano, ed è destinato ad aumentare parecchio. È uno dati emersi dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, focalizzata sulle trasformazioni introdotte dal Mobile nell’interazione consumatore-azienda.
Certo, si tratta di uno strumento che la maggior parte delle persone porta sempre con sé e dunque non stupisce che sia utilizzato anche per prendere decisioni di acquisto. Ma che siano 3 su 4 a farlo un po’ sorprende. Attenzione, il rapporto si riferisce a quegli utenti che navigano in Internet (gli addetti ai lavori li chiamano mobile surfer) di cui il 60% si limita alla fase di pre-acquisto, ossia si informa sui prodotti e cerca il negozio dove comprarli, il 40% invece lo usa all’interno del punto vendita e il 29% è più interessato ai servizi post vendita, come la richiesta assistenza o la gestione della carta fedeltà. Il 41% degli utenti smartphone è inoltre un “mobile shopper”, effettua cioè acquisti tramite cellulare. Così il valore delle vendite online provenienti da Smartphone nel 2015 è arrivato a valere il 10% del totale e-commerce italiano, e si attendono ulteriori crescite significative nei prossimi anni.
La percentuale dei mobile surfer che fanno acquisti di beni e servizi dal proprio smartphone passa dal 32% al 41% tra fine 2014 e fine 2015. Chi li utilizza fuori dal negozio per controllare prezzi e promozioni passa dal 45% al 55% mentre quella di chi lo usa all’interno cresce dal 31% al 34%. All’aumento degli utente segue quello dei volumi di pubblicità nei social network e sul formato Video che è raddoppiato raggiungendo quota 462 milioni di euro.Nel 2015 crescono anche i volumi di Sms inviati dalle aziende ai propri database clienti (+13%): l’sms si conferma un efficace canale di comunicazione per invogliare i clienti a interagire con la marca, magari a recarsi in un punto vendita, ma soprattutto di servizio e customer care. Insomma, il cellulare consente di creare nuove modalità di ingaggio con gli utenti, di avviare attività di real time marketing, di instaurare un dialogo personalizzato con il cliente, di migliorare la shopping experience
È iniziata l’era del Mobile first?