Komatsu: droni alla guida degli escavatori

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Le macchine Komatsu e il drone Skycatch

Komatsu, nel settore delle costruzioni la conoscono tutti perché è una venerabile azienda giapponese con 94 anni di storia che vende carrelli elevatori e ruspe a clienti in tutto il mondo. Un leader che nel suo paese d’origine è alle prese con un problema non da poco: l’invecchiamento della popolazione. Infatti, per far fronte alla mancanza di giovani lavoratori disponibili a funzionare le sue macchine, Komatsu ha iniziato a predisporre un nuovo servizio battezzato Smart Construction. La soluzione potrebbe però avere delle conseguenze globali, anche perché in vista delle Olimpiadi di Tokyo nel 2020 non c’è tempo da perdere.  Si tratta di un team di veicoli, una sorta di bulldozer robotizzati e guidati da una flotta di droni costruiti da Skycatch, start up di San Francisco, che mappano la zona in tre dimensioni, aggiornano i dati in tempo reale e comandano come spostare terra e cemento nel cantiere. In pratica scattano fotografie e fanno video della zona, li inviano a un computer che elabora i dati in 3D. Utilizzando questo modello, ruspe ed escavatori spostano la terra e scavano buche per realizzare le fondamenta di un edificio. L’azienda ha sperimentato anche degli scanner a livello del suolo, ma ha scoperto che le informazioni rilevate dai droni sono più precise. All’uomo rimane il compito di programmare le macchine, premere un pulsante per mandarle a lavorare, monitorare l’andamento delle attività e, se necessario,  saltarci dentro per prendere il controllo.

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