Come si risolvono i problemi dovuti all’aumento della popolazione cittadina? Semplice, si costruiscono grattacieli. In Cina inizierà uno dei più mastodontici progetti della storia, un nuovo grattacielo pensato per ospitare le abitazioni e i luoghi di lavoro di oltre 30 mila persone. La società costruttrice, la Broad Sustainable Building (BSB), descrive questo intervento ingegneristico come il prossimo modello e passo nella storia dell’urbanizzazione. Crederle non è difficile. La BSB è riuscita nel 2011 a realizzare un palazzo di 30 piani in soli 15 giorni, e in questi due anni l’innovazione tecnologica non è rimasta a guardare. Quindi l’unica difficoltà sembra il calcolo di quanti giorni serviranno alla BSB per raggiungere gli 838 metri di altezza descritti nel progetto del nuovo grattacielo che sorgerà a Changsha, nel centro sud della Cina. I progettisti ipotizzano 90 giorni ma le autorità cinesi invitano alla calma vietando la corsa. I tempi rimarranno comunque ristretti e in sette mesi i 202 piani dovrebbero essere impilati uno sull’altro. Per la costruzione di questo gigante l’impegno maggiore lo richiederà lo scavo delle fondamenta, dopodiché la tecnologia dei componenti prefabbricati permetterà la costruzione di diversi piani ogni giorno. Il risultato sarà una cittadina autosufficiente fatta di vetro, acciaio e cemento. Saranno 92 gli ascensori e 17 i chilometri sviluppati da rampe e scale. Uffici, negozi, ristoranti, cinema, giardini, un albergo, un ospedale, una scuola e 17 eliporti. Addio autobus o metro, per spostarsi dall’abitazione al luogo di lavoro ci si muoverà in verticale rivoluzionando così l’attuale concetto di spostamento. Il governo cinese pone così la prima pietra del suo piano di urbanizzazione che prevede lo spostamento, in dieci anni, di oltre 400mila persone dalle campagne alla città.