Connessione e internazionalizzazione. Sono le parole chiave che caratterizzano Batimat, l’evento mondiale di riferimento per i settori dell’architettura, dell’edilizia e delle costruzioni, arrivato al suo 60° anniversario, che incarna l’importanza di fare sistema superando le barriere nazionali, per adeguarsi all’evoluzione della filiera e adattarsi alle nuove richieste di mercato.
Le Mondial du Bâtiment è oggi un grande investimento per fare sviluppo e sostenere l’industria dell’edilizia. La fiera si terrà dal 4 all’8 novembre 2019 a Paris-Nord Villepinte e conterrà i tre saloni Batimat (Pad. 4, 5, 6), Interclima (Pad. 1, 2) e Idéobain (Pad. 3), rispettivamente incentrati su costruzioni, sanitari e riscaldamento.
Vuoi maggiori informazioni sulla fiera ? Compila il modulo!
La comprensione delle tendenze
L’edificio, i modelli residenziali e la pianificazione urbana sono in piena evoluzione e svolgono un ruolo essenziale per il benessere degli abitanti e per sostenere i loro nuovi stili di vita e di consumo grazie a flessibilità, accessibilità, adattabilità sempre maggiori.
«Quest’anno Batimat si concentra su tematiche molto importanti, che stanno caratterizzando l’evoluzione dell’architettura e delle costruzioni moderne», dichiara Guillaume Loizeaud, direttore di le Mondial du Bâtiment, che prosegue nell’elencarle una per una:
- l’edificio e la mobilità nel loro insieme e come binomio al centro delle sfide della città di domani;
- inventare nuove abitazioni flessibili, accessibili, economiche e soprattutto capaci di adattarsi lungo l’arco della vita, come co-living e co-working;
- adeguarsi all’evoluzione degli usi attraverso la generalizzazione della connettività e l’integrazione delle nuove tecnologie (come l’Intelligenza Artificiale e il 3D), e alle nuove forme di consumo attraverso nuove modalità di commercio;
- utilizzare soluzioni rinnovabili e non produttrici di rifiuti, con focus su legno e stoccaggio del carbonio, materiali biobased, economia circolare;
- progettare modalità costruttive con impronta di carbonio ridotta o nulla, verso l’Edilizia 2020, l’agricoltura urbana e la città verde;
- generalizzare l’uso delle tecnologie per ottimizzare, immagazzinare e condividere energia e servizi;
- costruire di più, industrializzare i processi e ottimizzare i costi delle principali fasi di progettazione fino alla manutenzione;
- accompagnare la filiera e sviluppare le competenze e le condizioni di lavoro di donne e uomini, attraverso formazione, sviluppo delle professioni e sicurezza.
Infine, la novità 2019 è Construction Tech, che riunisce l’offerta più ampia e completa del mercato delle soluzioni per l’edificio connesso. Questo nuovo settore, situato nel passaggio fra i padiglioni 5A e 6, vuole mettersi al servizio dell’accelerazione dell’innovazione nella filiera.
I saloni Interclima e Idéobain
Allo stesso modo il salone Interclima 2019 risponderà alle sei grandi domande che si pongono gli attori del settore e faranno da filo conduttore per le animazioni della settimana:
- verso edifici sempre più sostenibili: focus su energia e carbonio;
- energie rinnovabili (EnR) in crescita (biomassa, PAC, solare termico…);
- l’evoluzione dei refrigeranti;
- qualità dell’aria negli ambienti chiusi;
- le sfide della connettività;
- la formazione e il lavoro nella filiera.
Basandosi su tre pilastri essenziali per la filiera, Idéobain si considera il luogo in cui tutti gli attori possono incontrarsi per comprendere e anticipare idee innovative su come le stanze da bagno possano creare le tendenze nelle abitazioni e su come debbano prestare attenzione a consumi, comfort, sicurezza, connessione.
Il caso Italia
La partecipazione italiana a Batimat si aggira intorno al 10% del volume complessivo degli espositori e risulta quella non francese più importante di tutta la manifestazione. Un dato che quest’anno verrà incrementato grazie alla presenza, in 700 metri quadri del Padiglione 5A, di una quarantina di aziende legate al progetto Caseitaly.
Caseitaly è un format innovativo per promuovere efficacemente le aziende del settore dell’involucro edilizio, i prodotti e il valore del Made in Italy. Il progetto nasce dalla condivisione strategica di quattro importanti associazioni di settore, Acmi (Assocostruttori Chiusure e Meccanismi Italia), Anfit (Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy), Assites (Associazione Italiana Tende, Schermature Solari e Chiusure Tecniche Oscuranti), Pile (Produttori Installatori Lattoneria Edile), con il supporto e la regia della Federazione Finco (Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni) e il decisivo sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
L’iniziativa scaturisce dalla comune necessità delle aziende del settore di incrementare sensibilmente la loro quota di export in un mercato in cui la stragrande maggioranza delle realtà aziendali operanti nel settore specifico è costituito da medie e piccole imprese che possono incontrare difficoltà a promuoversi efficacemente e a intercettare le opportunità provenienti dai mercati internazionali.