Edilizia, in Svizzera un operaio guadagna 5 mila franchi al mese. In Italia 1.200 euro

Il contratto nazionale mantello per l’edilizia in Svizzera prevede una salario minimo di 5.500 franchi per i muratori qualificati e i costruttori di strade e di 4.500 per i lavoratori senza formazione professionale. Il tutto per tredici mensilità e 40 ore e mezza alla settimana, più cinque settimane di ferie all’anno.

Mica male, vero? Vero. Soprattutto se paragonata alla retribuzione minima e media di un operaio edile italiano, che si porta a casa circa 1200 euro al mese. Eppure nella cugina Svizzera è in corso una dura lotta sindacale con i padronati per ottenere un aumento in busta paga di 150 franchi al mese per il prossimo biennio. Ma la La Società svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) e i sindacati Unia e Syna non hanno ancora trovato un accordo in tal senso. E molto probabilmente non lo troveranno né a breve né su queste cifre.

Come si legge in una nota stampa diramata da Unia, «dopo tre anni di congelamento salariale e malgrado il boom dell’edilizia elvetica, anche quest’anno gli impresari costruttori non vogliono garantire un aumento salariale» Ciò è necessario per riuscire a mantenere il potere d’acquisto, aggiunge il sindacato. Unia ricorda che i premi delle casse malattia gravano sul bilancio famigliare dei lavoratori edili.

D’altra parte, la Ssic riprovare ai sindacati di aver presentato chieste eccessive, oltre che di aver rifiutato un aumento individuale del salario effettivo dello 0,5% come pure di tutti i salari minimi dello 0,3%.

Centro di Zurigo
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