Brambilla (Centro Edile Antonini): Rivenditori, basta farci la guerra

“Siamo tutti sugli stessi cantieri e ormai l’unica distinzione la fa il prezzo, che è a favore dell’impresa e non certamente della rivendita”. Così Simone Brambilla, amministratore delegato del Centro Edile Antonini (Gruppo Made), analizza il mercato e la stato di salute dei magazzini edili. La rivendita che guida ha oltre 40 anni di attività ininterrotta a Milano, un passato e un presente fatto di servizio, professionalità e qualità. Ma il futuro? Non è roseo. L’edilizia tradizionale è ferma al palo, i nuovi lavori non sono numericamente sufficienti a sfamare tutti gli operatori del settore: “Ci facciamo la guerra a vicenda”. Ecco, allora, la proposta di pace…

Simone Brambilla, amministratore delegato Centro Edile Antonini
Simone Brambilla, amministratore delegato Centro Edile Antonini

Domanda. Facciamo l’identikit del Centro Edile Antonini.
Risposta. È nato nel 1973. Nel 1974 la mia famiglia è subentrata nella gestione e successivamente mio padre e mio zio hanno rilevato la totalità delle quote. Fino agli anni Novanta siamo rimasti, appunto, in via Antonini, sede storica dell’azienda, mentre nel 1993 ci siamo spostati in via Scalarini, ampliando notevolmente la superficie: 2500 metri coperti e oltre 5000 all’aperto.

D. I 40 anni di vita e di attività ininterrotta che cosa fanno del Centro Edile Antonini?
R. Una realtà storica di Milano Sud, sempre presente e attiva sul nostro territorio.

D. Ecco, come sta andando il mercato locale?
R. Il mercato di Milano, specialmente nell’ultimo anno, sta soffrendo molto. Noi che facciamo parte del Gruppo Made riusciamo ad avere qualche appiglio a cui aggrapparci, perché se fossimo da soli saremmo in un mare di difficoltà. Già così, forti di tutta una serie di appoggi e di servizi forniti dal gruppo, è davvero dura andare avanti. Le piccole realtà temo che facciamo grossa fatica a non venire fagocitate da competitor molto importanti e che attualmente sono particolarmente agguerriti sul territorio meneghino.

Centro Edile Antonini
Centro Edile Antonini

D. A livello di lavori e nuove infrastrutture non c’è movimento?
R. No, beh: non è tutto fermo. Ci sono attività e opere che stanno partendo, però c’è un problema…

D. Quale?
R. Non sono opere numericamente sufficienti per sfamare tutti i magazzini che ci sono nell’area milanese, fortemente concentrata di tali addetti ai lavori. Quindi siamo tutti sugli stessi cantieri e ormai l’unica distinzione la fa il prezzo, che è a favore dell’impresa e non certamente della rivendita.

D. Che cosa potrebbe sbloccare la situazione: ha in mente una possibile soluzione?
R. Bella domanda. Credo che sia un problema estremamente ampio, a partire dalla politica: ecco, a tal proposito non saprei dove andare a sbattere la testa. Comunque, a livello di categoria, l’unico modo è smetterla di farci la guerra tra di noi e ritagliarci invece quegli spazi in termini di marginalità che sono vitali per le rivendite per poter andare avanti.

Centro Edile Antonini
Centro Edile Antonini

D. Qual è il vostro quid rispetto alla concorrenza?
R. La posizione strategia dei nostri due punti vendita. Quello di Buccinasco si trova in una posizione centrale, di passaggio e comoda. Mentre il punto vendita di Milano è in una zona intermedia tra la periferia e il centro, il che lo rende facilmente accessibile da ambo le parti, oltre che all’Hinterland sud di Milano. Poi, godiamo di un servizio valido. Non siamo l’azienda con il primissimo prezzo sul mercato perché ci interessa anzitutto pagare gli stipendi e i fornitori.

D. Passiamo ai settori merceologici: quali vanno meglio e quali peggio?
R. Allora, nel 2000 abbiamo aperto un piccolo showroom (presso il punto vendita di Milano) e lo abbiamo incrementato man mano: tendenzialmente tutto quello che è finitura va bene, mentre arranca l’edilizia tradizionale. Noi nasciamo col pesante, lo vendiamo per natura, ma ormai è sacrificabile: per vendere cemento, tegole e mattoni e poi non guadagnarci niente, forse è il caso lasciarlo fare ad altri.

D. Entriamo nel merito.
R. Sono i prodotti che accusano maggiormente il confronto del prezzo e una competitività a volte svolta anche direttamente dallo stesso produttore.

Centro Edile Antonini
Centro Edile Antonini

D. Quanto pesa invece la ristrutturazione? È veramente il nuovo traino del settore in questo momento storico?
R. La prendo larga. Negli anni Ottanta mio zio scelse di non seguire più le grosse imprese con le nuove edificazioni per dedicarsi alla ristrutturazione: nel tempo si è rivelata essere una scelta corretta. Attualmente, purtroppo, in tanti si sono riciclati in questa veste di specialisti della ristrutturazione. Sicuramente, rispetto al nuovo, patisce meno, ma non è ch sia poi così florida…

D. Prendendo la crisi 2007-2008 come data spartiacque, quanto e come è cambiata la clientela?
R. Notevolmente. Il cliente fidelizzato è ormai un ricordo: non c’è più ragionamento di servizio e professionalità, ma solo (purtroppo) di prezzo. Questo fa si che sia scaduta anche la qualità stessa del cliente che si rivolge in rivendita. Insomma, in linea di massima, c’è molta più approssimazione.

D. Veniamo ai numeri. E a quelli del fatturato…
R. Siamo leggermente in calo.

Centro Edile Antonini, showroom
Centro Edile Antonini, showroom

D. In che termini?
R. Un punto, un punto e mezzo percentuale in meno rispetto al fatturato dello scorso anno.

D. Avete adottato nuove strategie per affrontare il momento e rafforzare la vostra presenza sul territorio?
R. Da qualche anno ci siamo mossi per cercare di uscire dalla rivendita: abbiamo infatti una squadra di venditori esterni che seguono la nostra clientela e vivono il mercato fisicamente in cantiere. Poi, abbiamo allestito con i dipendenti dei team per offrire tutta una serie di servizi aggiuntivi quali, per esempio, l’insufflaggio e il trattamento antigraffiti.

D. Stacchiamo la spina. Ha una squadra del cuore?
R. Sono fuori dal coro e le dico CariParma. Calcisticamente parlando non sono un tifoso, ma sono un grande appassionato di rugby.

Centro Edile Antonini, evento esterno
Centro Edile Antonini, evento esterno

D. Il cantante preferito?
R. Prince.

D. E il libro punto di riferimento?
R. Ho letto più volte Il gabbiano Jonathan Livingston.

D. Ultimissima: hobby?
R. Triathlon e fotografia.

Centro Edile Antonini, marchio
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