La sfida per l’architettura italiana è costruire sul costruito e riusare: svuotare per riempire, modificare per adattare. Una sfida agli addetti ai lavori lanciata proprio dal Consiglio Nazionale degli Architetti (Cnappc) che si propone con una mostra, battezzata Città d’Italia, di esportare un modello urbano sostenibile attraverso la rigenerazione e la progettazione di aree che riqualificano e rendono più vivibili interi quartieri, da Torino a Palermo. Qualcosa di diverso dall’immagine stereotipata del patrimonio storico del paese: «Rigenerare la bellezza significa riconoscere quel mix originale che fa sì che si possa trovare, accanto al Rinascimento, l’architettura araba o quella francese “alla Mansart”, i disegni urbani tracciati da imperatori romani, riusati per mura medioevali, divenuti piazze barocche», afferma il presidente del Consiglio Nazionale Leopoldo Freyrie. Ecco allora i progetti sviluppati per 14 città italiane esposti presso la sede la sede dell’Ordine della Provincia di Milano, in via Solferino 17. Alcuni di questi sono già completati come il lavoro di Renzo Piano su Porto Antico a Genova, altri sono in fase di costruzione per esempio il cantiere veneziano del Fondaco dei Tedeschi, a Rialto, di Rem Koolhaas per il gruppo Benetton. Altri sono ancora sulla carta, è il caso dell’ex Ospedale a Venezia Lido in cerca di partner per valorizzare l’area o della rigenerazione dell’area ex Staveco, a Bologna, dove anche l’Agenzia del Demanio ha la sua parte. E ancora, il recupero delle ex Officine Grandi Riparazioni a Firenze con un progetto residenziale e la riconversione dell’ex Manifattura Tabacchi dove si prevede un mix di usi in un’area di oltre 88 mila metri quadrati. La mostra pensata per un pubblico di addetti ai lavori sarà itinerante toccando le principali capitali internazionali grazie alla collaborazione di Ambasciate e istituti di cultura all’estero.
Città d’Italia
Ordine degli Architetti PPC di Milano
via Solferino, 17 – Milano
Dal 16 luglio al 25 settembre 2015
Orari: 9.00-13.00 | 14.30-17