Cna-Cresme: in aumento la voglia di sostenibilità

La crisi tra i tanti danni ha forse avuto paradossalmente qualche effetto positivo: aumentare la consapevolezza nei consumatori verso la sostenibilità ambientale e che l’innovazione spesso è sinonimo di risparmio, nel caso dell’edilizia, energetico e idrico. E il settore dell’impiantistica, naturalmente portato all’introduzione di nuovi prodotti e tecnologie, ha affrontato la congiuntura sfavorevole cercando di espandere il proprio mercato. Lo si spiega nel 2° Rapporto congiunturale e previsionale CNA-Cresme sul mercato dell’installazione degli impianti negli edifici: «Il 2015 ha rappresentato per il settore degli impianti negli edifici la svolta nel proprio ciclo economico – oltretutto con una variazione più positiva di quella prevista lo scorso anno. Le prospettive sembrano essere pertanto più luminose del passato, anche se fare previsioni in questi anni di rapidissimi mutamenti macroeconomici e geopolitici è diventato quasi imprudente».

Lo studio rileva sempre per il 2015 un giro d’affari complessivo della filiera dell’impiantistica di oltre 110 miliardi di euro e che il segmento rappresenta il 43% delle risorse destinate all’edilizia. Insomma, sia che si tratti di interventi di ammodernamento e di manutenzione dell’esistente o di collocazione in nuovi fabbricati, sicuramente il settore impiantistica riveste un ruolo di primissimo piano. Il merito va anche alle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione ed efficienza energetica: le agevolazioni che hanno indirizzato 28 miliardi di euro di spesa nel 2013 e 28,5 miliardi nel 2014, l’anno successivo hanno determinato importi leggermente minori 25,2 miliardi per poi aumentare a gennaio (+96% tendenziale) e febbraio (+3,7%). E sebbene, gli analisti siano molto cauti nel modello previsionale perché molto dipende dalla stabilità del Pese e delle condizioni generali economiche e sociali, ipotizzano tassi annui tutti con il segno più: +4,4% nel 2016, +4,6% nel 2017, +5,5% nel 2018, +4,0% nel 2019. La potenziale crescita, scrivono gli esperti, è da addurre a una serie di fattori: prima di tutto c’è l’obsolescenza tecnologica, che tanto condiziona l’elettronica di consumo e che dovrebbe produrre i suoi effetti anche in questo segmento. Altro aspetto rilevante è che la capacità del sistema immobiliare di produrre reddito e plusvalenza passa ormai quasi esclusivamente dalla valorizzazione in termini di riqualificazione, recupero, rigenerazione o trasformazione degli edifici e dell’ambiente circostante. Anche l’impegno del Governo attraverso la leva fiscale, che dovrebbe proseguire nel 2017 fa bene sperare.Impianti

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